Il miracolo è visibile ai pellegrini di Santarém, in Portogallo, e l’Ostia ha le stesse sembianze che aveva nel 1247
Il miracolo è avvenuto a Santarém, in Portogallo, nel 1247, quando una giovane donna, gelosa del marito, andò da una fattucchiera sperando di ricevere una pozione d’amore. La fattucchiera disse alla giovane di procurarsi un’ostia consacrata in una chiesa cattolica. La ragazza seguì le istruzioni e nascose l’ostia in un telo di lino.
Poco dopo averla nascosta, l’ostia iniziò a sanguinare. La giovane fu terrorizzata da quello che vide, e chiuse rapidamente l’ostia in un cassetto nella sua camera da letto. Di notte, dei raggi di luce brillanti si sprigionarono dal cassetto, e fu costretta a raccontare tutto al marito.
Il giorno dopo portò l’ostia miracolosa al parroco, che la chiuse in un reliquiario. Da allora è rimasta lì, e nel 1340 e nel 1612 sono state svolte delle indagini canoniche al riguardo. In entrambe le occasioni, il miracolo è stato considerato autentico.
Nel corso dei secoli, come riporta Aleteia, l’ostia è apparsa come tessuto sanguinante fresco o asciugato e indurito. Secondo chi lo ha visto, rimane di forma irregolare e ha delle venature che vanno dall’alto in basso. Il fatto che l’ostia sia rimasta intatta per tutti questi anni è un “secondo miracolo”, e continua a sfidare gli scettici.
È un segno per tutti della Presenza Reale di Gesù nell’Ostia eucaristica, e ha rafforzato la fede di moli cattolici in tutto il mondo.
Di Philip Kosloski per Aleteia