Il card. , vescovo di Hong Kong, ha diffuso oggi un appello urgente contro la demolizione delle croci nella provincia del Zhejiang, che ha già colpito più di 1000 fra chiese cattoliche o protestanti. Nell’appello il porporato domanda al governo cinese di fermare tali “azioni illegali”, anche perché molte croci ed edifici ora distrutti erano stati edificati con tutti i permessi del governo. La campagna contro le croci e gli edifici cristiani è stata lanciata all’inizio dell’anno 2014, da quando Xia Baolong, segretario del Partito del Zhejiang ha notato che guardando lo skyline di Wenzhou (Zhejiang), una delle metropoli della provincia, si vedono “troppe croci”. I fedeli sospettano che il vero motivo è quello di ridurre l’impatto e l’influenza delle comunità cristiane, ufficiali e sotterranee, nella società cinese, che assiste a un incremento vertiginoso di conversioni.
La campagna sta suscitando molta resistenza fra fedeli, sacerdoti, vescovi e pastori protestanti che usano lettere aperte, social network e manifestazioni per esprimere il loro dissenso sulle palesi ingiustizie. Alcuni fedeli e sacerdoti sono stati arrestati.
Mentre la campagna contro la distruzione delle croci si sta diffondendo anche all’estero, il card. Tong domanda ai fedeli di Hong Kong di pregare e digiunare per la libertà religiosa in Cina, condividendo “le sofferenze dei fratelli e sorelle del Zhejiang”.
Il cardinale Tong sembra rispondere a una richiesta del vescovo ufficiale di Wenzhou, mons. Vincent Zhu Weifang e dei suoi sacerdoti, che hanno proposto rosari e digiuni per la protezione della fede e delle croci.
Riportiamo di seguito il testo dell’appello del card. Tong, diffuso oggi (traduzione a cura di AsiaNews).
Le sofferenze della Croce – Un appello urgente
La croce è il segno più rappresentativo della fede cristiana. Come cristiani, dobbiamo seguire il Cristo. Ciò richiede di portare la croce insieme con Gesù Cristo.
Negli ultimi due anni, le croci erette su un migliaio di chiese, protestanti o cattoliche, nella provincia del Zhejiang sono state smantellate con la forza. Quelle demolite comprendono anche molte che erano state costruite con tutti i permessi legali. In alcuni di questi incidenti, membri del clero e delle comunità, mentre difendevano in modo legale la loro fede, sono stati imprigionati, causando molte tensioni nelle parrocchie locali.
Tali incidenti hanno causato molta ansietà fra i cristiani, locali e all’estero, riguardo la politica del governo rispetto alla libertà di religione.
Con profonda sincerità e urgenza, desidero esprimere il seguente appello:
- Che il governo centrale e le autorità competenti insieme con le autorità provinciali del Zhejiang aprano un’inchiesta su ciò che è accaduto; che tutte le azioni illegali di distruzione delle croci siano fermate; che tutte le parti implicate sostengano il principio della “supremazia della costituzione, dello stato di diritto, del governo del Paese secondo la legge”.
- Che tutti i cattolici di Hong Kong scelgano una forma di penitenza, come il digiuno o l’astinenza, e che preghino in modo speciale per la libertà religiosa, la dignità della fede, e condividano le sofferenze dei loro fratelli e sorelle del Zhejiang.
Redazione Papaboys (Fonte www.asianews.it/John Card. Tong)