Vacanze rovinate e rientro a casa col ‘dente avvelenato’? Esiste la possibilità di essere rimborsati o addirittura risarciti. L’associazione di consumatori Aduc ha diffuso una breve nota nella quale illustra le procedure da seguire. Per ottenere un rimborso per eventuali spese effettuate e non dovute, per mancata prestazione di servizi e per giorni di vacanza non usufruiti, la contestazione va effettuata entro 10 giorni lavorativi dalla data del rientro. Deve essere indirizzata al tour operator e all’agenzia, con raccomandata con avviso di ricevimento, allegando tutta la documentazione utile: depliant illustrativo, copia del contratto, foto o filmati del luogo, ricevute di pagamenti extra, denunce per furti o danneggiamenti, certificati medici, dichiarazioni scritte, testimonianze. In caso di risposta negativa, spiega l’Aduc, si può ricorrere al Giudice di Pace.
Si ha poi diritto al risarcimento per danno da vacanza rovinata, specialmente se questa è in relazione a particolari circostanze come un viaggio di nozze o se si è trattato di un unico periodo di vacanza. Per farne richiesta, conclude l’Aduc, è sufficiente seguire la stessa procedura dei rimborsi.
Redazione Papaboys (Fonte www.ilmattino.it)