Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!» (Mt 14,22-32).
Il miracolo
Se leggiamo la Storia della salvezza, noteremo che finora nessuno mai ha camminato sulle acque. Mosè non fece camminare il suo popolo sulle acque del mare. Divise il Mar Rosso perché i figli di Israele camminassero a piedi asciutti. Non si conosce nessun profeta o giusto dell’Antico Testamento che abbia camminato sulle acque. Eliseo attraversò il Giordano, lo divise servendosi del mantello di Elia.
Gesù non compie miracolo per sbalordire i suoi. Loro devono imparare a vedere Gesù come l’Infinitamente Altro. Loro non devono pensare di trovarsi dinanzi ad un uomo straordinario. Devono invece iniziare a pensare di essere dinanzi a ciò che è Unico nella storia della salvezza, Unico nella storia dell’Umanità.
Ma cosa dovrà significare per noi che Gesù è l’Infinitamente Altro, l’Unico nella storia sia sacra che profana, sia del passato che del presente e del futuro? Significa che se prendiamo tutti i maestri, tutti i personaggi illustri, tutti i filosofi, tutti gli scienziati, tutti i romanzieri, tutti i re, gli imperatori, tutti gli artisti, tutti i santi, i saggi, i profeti, i martiri, Lui si erge su tutti, li supera infinitamente tutti per sapienza, moralità, amore, opere.
Applicazione del Vangelo
Quanto accade a Pietro non avviene per caso. Gesù vuole insegnare a Pietro che lui ancora non ha il governo del suo corpo, mai lo potrà avere se non diviene con Cristo un solo corpo. Quando noi e lui diveniamo una cosa sola, allora il governo che ha Lui sulla creazione è anche nostro. Gesù non vuole un discepolo separato da Lui. Il cristianesimo non è questo. Il cristiano è chiamato ad agire sempre come corpo di Cristo, mai come corpo distaccato o in autonomia da Lui. Dobbiamo crescere nella fede. Dobbiamo credere in Gesù Maestro e Signore della nostra vita. Noi, molto spesso, non crediamo nella Onnipotenza del Signore.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, oggi vi è troppa autonomia e infinita indipendenza da Gesù. Si vive come se fossimo due corpi separati e distinti. Infondi in noi una retta fede, perché possiamo vederci solo e sempre corpo del tuo Figlio Gesù. È il solo modo per non affondare in questo mondo.
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Don Francesco Cristofaro
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