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Vangelo (14 giugno 2018) Chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio

Mt 5,20-26
Chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

Sarà destinato al fuoco della Geènna

La giustizia degli scribi e dei farisei era fondata sulla Legge del Sinai, cioè sull’osservanza dei Comandamenti, posti a fondamento dell’Alleanza Antica. Ora questa alleanza è finita. Con Gesù inizia la Nuova, secondo la parola detta dal Signore per mezzo del profeta Geremia. Nuova Alleanza, Nuova Legge, Nuovo Patto, Nuove Regole. Tutto dovrà essere nuovo. Nuovo lo spirito, nuovo il cuore, nuova l’anima.
Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore -, nei quali con la casa d’Israele e con la casa di Giuda concluderò un’alleanza nuova. Non sarà come l’alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d’Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore. Questa sarà l’alleanza che concluderò con la casa d’Israele dopo quei giorni – oracolo del Signore -: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: “Conoscete il Signore”, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande – oracolo del Signore -, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato».
Così dice il Signore, che ha posto il sole come luce del giorno, la luna e le stelle come luce della notte, che agita il mare così che ne fremano i flutti e il cui nome è Signore degli eserciti: «Quando verranno meno queste leggi dinanzi a me – oracolo del Signore -, allora anche la discendenza d’Israele cesserà di essere un popolo davanti a me per sempre». Così dice il Signore: «Se qualcuno riuscirà a misurare in alto i cieli e ad esplorare in basso le fondamenta della terra, allora anch’io respingerò tutta la discendenza d’Israele per tutto ciò che ha commesso. Oracolo del Signore (Ger 31,31-37).






Essendo tutto nuovo nella Nuova Alleanza, non ci si può limitare all’osservanza della Legge Antica, si deve entrare nelle profondità degli abissi che sono nel cuore di Cristo Gesù. La Nuova Alleanza non consisterà più in una giustizia da osservare, bensì in un amore perfettissimo da riversare su ogni uomo. L’uomo che è dinanzi ad una persona che è Nuova Alleanza è solo da amare, sempre, in ogni circostanza. È un uomo al quale va data la vita per la sua conversione e salvezza. Se a lui va data la vita, c’è qualcosa che non si debba e non si possa dare? Se si deve versare il sangue per il suo ritorno a Dio, lo si potrà forse insultare, offendere, non offrirgli la propria riconciliazione, il proprio perdono, manifestando esplicitamente la nostra volontà di pace?
La Nuova Alleanza esige, richiede, obbliga ad un modo nuovo di pensare, vedere, parlare, valutare, considerare ogni persona e ogni evento. Essendo la Nuova Alleanza per uomini spirituali, per uomini cioè che sono passati attraverso l’acqua e lo Spirito Santo, sono stati rigenerati, resi partecipi della divina natura, che è purissimo amore, luce eterna, nessun pensiero secondo la carne dovrà più esistere. La nuova natura, il nuovo essere deve rispondere sempre all’essere di Dio, manifestato tutto nell’essere di Cristo Gesù. La Nuova Legge Gesù non semplicemente l’ha proclamata, ha manifestato come essa si vive per tutti i giorni della sua vita, concludendo la sua esistenza terrena sul patibolo della Croce, dal quale Lui si riconciliò con i suoi carnefici, chiedendo al Padre perdono per essi e scusandolo perché non sapevano ciò che facevano. Non li giudicò, non li condannò, non li offese, non chiese per loro vendetta.





Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci persone nuove sempre.

Commento a cura del Movimento Apostolico

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