In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Il Vangelo di Cristo Gesù non è solo perfetto compimento della Legge Antica. La Legge di Cristo Gesù è insieme compimento, perfezione, ma anche spostamento dell’asse di visualizzazione delle cose. È sufficiente leggere qualche rigo delle benedizioni promesse dal Signore agli osservanti della sua legge e tutto diviene chiaro, evidente.
Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore, tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi che io ti prescrivo, il Signore, tuo Dio, ti metterà al di sopra di tutte le nazioni della terra. Poiché tu avrai ascoltato la voce del Signore, tuo Dio, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste benedizioni. Sarai benedetto nella città e benedetto nella campagna. Benedetto sarà il frutto del tuo grembo, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame, sia i parti delle tue vacche sia i nati delle tue pecore. Benedette saranno la tua cesta e la tua madia. Sarai benedetto quando entri e benedetto quando esci.
Il Signore farà soccombere davanti a te i tuoi nemici, che insorgeranno contro di te: per una sola via verranno contro di te e per sette vie fuggiranno davanti a te. Il Signore ordinerà alla benedizione di essere con te nei tuoi granai e in tutto ciò a cui metterai mano. Ti benedirà nella terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti. Il Signore ti renderà popolo a lui consacrato, come ti ha giurato, se osserverai i comandi del Signore, tuo Dio, e camminerai nelle sue vie. Tutti i popoli della terra vedranno che il nome del Signore è stato invocato su di te e ti temeranno. E il Signore, tuo Dio, ti concederà abbondanza di beni, quanto al frutto del tuo grembo, al frutto del tuo bestiame e al frutto del tuo suolo, nel paese che il Signore ha giurato ai tuoi padri di darti. Il Signore aprirà per te il suo benefico tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo e per benedire tutto il lavoro delle tue mani: presterai a molte nazioni, mentre tu non domanderai prestiti.
Il Signore ti metterà in testa e non in coda e sarai sempre in alto e mai in basso, se obbedirai ai comandi del Signore, tuo Dio, che oggi io ti prescrivo, perché tu li osservi e li metta in pratica, e se non devierai né a destra né a sinistra da alcuna delle cose che oggi vi comando, per seguire altri dèi e servirli (Dt 28,1-15).
Questo asse di visualizzazione e di osservazione è finito per sempre.
Ora l’asse si sposta dalla terra al cielo, dal tempo all’eternità, dal ricevere al dare, dalla ricchezza alla povertà. Tutto deve essere vissuto in vista della beatitudine eterna. Anche il corpo va sacrificato sulla croce perché venga trasformato in luce come Dio è luce. Le Beatitudini dettano le modalità celesti di vedere, osservare, vivere, relazionarsi con Dio, con gli uomini, con le cose. Esse sono la sola via vera, santa, perfetta per chi vuole consegnare la vita a Dio, in Cristo, nella mozione dello Spirito Santo, perché sia il Signore a fare di essa lo strumento per portare sulla terra l’eternità e poi condurre l’eternità trasformata in umanità nel Paradiso. Missione divina quella del cristiano.
Se le Beatitudini sono la vera via per morire a se stessi, allora è giusto rallegrarsi ed esultare quando qualcuno insulta, calunnia, dice falsità sul nostro conto perché siamo di Cristo e crediamo nel suo Vangelo, lo viviamo dinanzi al mondo, lo testimoniamo come unica e sola Legge della nostra vita. Tutto il male che il mondo getta addosso a noi, noi dobbiamo trasformarlo in moneta per acquisire una più grande beatitudine e gloria eterna. Come opereremo questa trasformazione? Amando i nostri nemici e pregando per i nostri persecutori. Non rispondendo al male con il male, ma vincendo con il bene ogni male. È questa la saggezza cristiana: morire per l’eternità beata.
Commento a cura del Movimento Apostolico
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