Categorie: Verbum Domini

Vangelo (10 Aprile 2018) Nessuno è mai salito al cielo se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo

Gv 3,7-15
Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo.

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

Il cristiano è chiamato a possedere la più alta, perfetta, completa, aggiornata, verità sul suo Maestro e Signore, sul suo Salvatore e Redentore. Gesù è la Parola eterna del Dio vivente, da Lui data, discesa per noi dal Cielo, venuta dal suo seno eterno. San Paolo dice di Cristo Gesù ciò che nel Deuteronomio è detto della Parola di Dio.

Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel cielo, perché tu dica: “Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Non è di là dal mare, perché tu dica: “Chi attraverserà per noi il mare, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica (Dt 30,11-14).

La lettura di questo brano che fa Paolo è tutta Cristologica. La Parola è Cristo.

Mosè descrive così la giustizia che viene dalla Legge: L’uomo che la mette in pratica, per mezzo di essa vivrà. Invece, la giustizia che viene dalla fede parla così: Non dire nel tuo cuore: Chi salirà al cielo? – per farne cioè discendere Cristo –; oppure: Chi scenderà nell’abisso? – per fare cioè risalire Cristo dai morti. Che cosa dice dunque? Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore, cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso. Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato. Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene! Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaia: Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato? Dunque, la fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo (Rm 10,5-17).

Cristo fa la differenza con ogni altra parola vera, falsa, presunta, accertata, inventata, attribuita a Dio. Gesù non è una parola ascoltata o fatta giungere al cuore da ispirazioni vere o immaginate, reali o di puro delirio religioso, Lui è la Parola di Dio che si è fatta carne, è venuta ad abitare in mezzo a noi, ci ha mostrato come si vive secondo verità e giustizia, somma carità e perfetta compassione. Ci ha rivelato come agisce l’uomo secondo Dio in ogni momento della sua vita, anche quando è appeso su una croce. Gesù è Parola vivente di Dio, ma anche tutta vissuta nella storia. Gli altri non sono né parola vivente e né parola vissuta. Hanno qualche intuizione di Dio, ma non sono Parola vera, autentica, perfetta, incarnata. Gli altri sono un miscuglio di qualche verità semplicemente abbozzata su Dio e un mare di falsità, confusioni, errori.



Se non si crede nella Parola del Dio vivente e come Gesù non si diviene nella storia parola vissuta secondo il modello che ci ha lasciato la Parola vivente che è Gesù Signore, non possiamo vedere il regno di Dio. La Parola vivente di Dio è divenuta Parola Crocifissa dagli uomini. Ogni uomo, che vuole entrare nella vita eterna deve divenire anche lui parola vivente di Dio crocifissa come il suo Maestro. Anche lui dovrà essere innalzato per trasformarsi in “sacramento di vera fede” per ogni altro uomo. Tutto questo mistero è stato distrutto dal cristiano. È il deserto veritativo e morale.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, ridateci il mistero della vita.



Commento a cura del Movimento Apostolico

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