Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».
Per cogliere tutta la divina sapienza di Cristo Signore, occorre che noi mettiamo a confronto le parole di Gesù con quelle del profeta Natan, pronunciate e dette a Davide, dopo il suo peccato di adulterio e anche di omicidio. È un momento di svolta per tutta la storia antica. Mai momento fu così carico di novità e di salvezza.
Il Signore mandò il profeta Natan a Davide, e Natan andò da lui e gli disse: «Due uomini erano nella stessa città, uno ricco e l’altro povero. Il ricco aveva bestiame minuto e grosso in gran numero, mentre il povero non aveva nulla, se non una sola pecorella piccina, che egli aveva comprato. Essa era vissuta e cresciuta insieme con lui e con i figli, mangiando del suo pane, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno. Era per lui come una figlia. Un viandante arrivò dall’uomo ricco e questi, evitando di prendere dal suo bestiame minuto e grosso quanto era da servire al viaggiatore che era venuto da lui, prese la pecorella di quell’uomo povero e la servì all’uomo che era venuto da lui».
Davide si adirò contro quell’uomo e disse a Natan: «Per la vita del Signore, chi ha fatto questo è degno di morte. Pagherà quattro volte il valore della pecora, per aver fatto una tal cosa e non averla evitata». Allora Natan disse a Davide: «Tu sei quell’uomo! Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore!». Natan rispose a Davide: «Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai. Tuttavia, poiché con quest’azione tu hai insultato il Signore, il figlio che ti è nato dovrà morire» (Cfr. 2Sam 12,1-15).
Gesù si guarda bene dal dire: Il Signore ha rimosso il tuo peccato? Nelle sue parole non vi è esplicitamente alcun riferimento a Dio:Uomo, ti sono rimessi i tuoi peccati. L’annunzio del perdono dei peccati è vero annunzio profetico. Tutti i profeti hanno annunziato la volontà di Dio di perdonare il peccato. Se Gesù bestemmia, bestemmia anche Mosè, Natan, Isaia, Geremia, Osea, Amos, Malachia, Sofonia, Giaele, ogni altro profeta e giusto dell’Antico Testamento. Bestemmia anche Giovanni il Battista che dice di Gesù: ?Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. È del vero profeta la predicazione del perdono dei peccati, mentre è dei falsi profeti o il non perdono o il dichiarare l’uomo non peccatore. Scribi e farisei sono doppiamente falsi profeti. Dichiarano se stessi senza peccato. Negano al vero profeta l’annunzio del perdono.
Se l’uomo non prende coscienza del suo peccato, la venuta di Cristo Signore è vana. Lui viene per togliere il peccato. Lo toglie espiandolo. Lo toglie anche mandando il suo Santo Spirito per una nuova creazione dell’uomo, così da renderlo impeccabile. Chi deve far prendere ad ogni uomo coscienza del suo peccato è il profeta del Dio vivente. Oggi Gesù fa comprendere a quest’uomo che lui non deve preoccuparsi solo del corpo.
Vi è una malattia ancora più grave che è quella dell’anima. Il peccato paralizza l’anima. Con l’anima paralizzata si diviene incapaci di amare, obbedire, osservare i comandamenti, camminare sulla via del Signore. O il profeta del Dio vivente prende lui per primo coscienza del suo peccato o per lui sarà impossibile che altri conoscano i loro peccati e si rifugiano presso Cristo perché anche a loro essi vengano tolti. Scribi e farisei non servono a Gesù. A Lui servono veri profeti della più pura verità del suo Dio.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri profeti di Cristo Gesù.
Commento a cura del Movimento Apostolico
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