Verbum Domini

Vangelo (10 Luglio 2018) La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!

Mt 9,32-38
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!

In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni». Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».

Il Libro della Sapienza canta la compassione di Dio. Anche le piaghe d’Egitto sono lette come segno della grande compassione del Signore. Infatti le piaghe non erano per la distruzione, ma per la creazione della vera fede nel cuore di tutti, Ebrei ed Egiziani. 

Ebbero sete e ti invocarono e fu data loro acqua da una rupe scoscesa, rimedio alla sete da una dura roccia. Ciò che era servito a punire i loro nemici, per loro, nel bisogno, fu strumento di favori. Invece dello sgorgare perenne di un fiume, reso torbido da putrido sangue in punizione di un decreto infanticida, contro ogni speranza tu desti loro acqua abbondante, mostrando attraverso la sete di allora come avevi punito i loro avversari. Difatti, messi alla prova, sebbene puniti con misericordia, compresero come gli empi, giudicati nella collera, erano stati tormentati; perché tu provasti gli uni come un padre che corregge, mentre vagliasti gli altri come un re severo che condanna. Lontani o vicini erano ugualmente tribolati, perché li colse un duplice dolore e un sospiro per i ricordi del passato. Quando infatti seppero che dal loro castigo quelli erano beneficati, si accorsero della presenza del Signore; poiché colui che prima avevano esposto e poi deriso, al termine degli avvenimenti dovettero ammirarlo, dopo aver patito una sete ben diversa da quella dei giusti. In cambio dei ragionamenti insensati della loro ingiustizia, in cui, errando, rendevano onori divini a rettili senza parola e a bestie spregevoli, tu inviasti contro di loro come punizione una moltitudine di animali irragionevoli, perché capissero che con le cose con cui uno pecca, con quelle viene punito.

Non era certo in difficoltà la tua mano onnipotente, che aveva creato il mondo da una materia senza forma, a mandare loro una moltitudine di orsi o leoni feroci o bestie molto feroci, prima sconosciute e create da poco, che esalano un alito infuocato o emettono un crepitìo di vapore o sprizzano terribili scintille dagli occhi, delle quali non solo l’assalto poteva sterminarli, ma lo stesso aspetto terrificante poteva annientarli. Anche senza queste potevano cadere con un soffio, perseguitati dalla giustizia e dispersi dal tuo soffio potente, ma tu hai disposto ogni cosa con misura, calcolo e peso. Prevalere con la forza ti è sempre possibile; chi si opporrà alla potenza del tuo braccio? Tutto il mondo, infatti, davanti a te è come polvere sulla bilancia, come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra. Hai compassione di tutti, perché tutto puoi, chiudi gli occhi sui peccati degli uomini, aspettando il loro pentimento. Tu infatti ami tutte le cose che esistono e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure formata. Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l’avessi voluta? Potrebbe conservarsi ciò che da te non fu chiamato all’esistenza? Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue, Signore, amante della vita (Cfr. Sap 11,1-26). 

Qual è la differenza che vi è tra la compassione di Cristo Gesù e quella manifestata dal Padre con le piaghe d’Egitto? La differenza è solo nella natura dei segni. I segni di Gesù sono tutti segni che danno vita, non creano alcun disagio. Gesù instaura un modo nuovo di educare il suo popolo alla fede. Questo modo nuovo dovrà essere sempre conservato puro, intatto, vergine da ogni suo discepolo. Questo modo nuovo è la sua morte in croce, il suo dono totale fino a farsi olocausto, sacrificio di compassione e di amore. L’amore è da questo istante il solo segno della verità del nostro Dio.

Con Gesù è cambiato lo statuto della compassione di Dio, deve cambiare lo statuto della compassione dell’uomo. Ogni manifestazione di forza, potenza, vigore non è del vero Dio. I falsi dèi fanno queste cose. Nessuna attestazione di odio è del vero Dio. Sono i falsi dèi che fanno queste cose. Il vero Dio lo si manifesta dalla croce, che è amore sino alla fine, in mezzo alla malvagità, cattiveria, empietà degli uomini.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, vogliamo essere di Cristo Gesù.

Commento del Movimento Apostolico

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