Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato.
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Nel Libro del Profeta Isaia è contenuta una profezia sui sei peggiori guai. Sono sei errori veritativi e morali che affliggono il popolo di Dio. Sono sei guai che rivelano la morte spirituale che regna nel cuore di chi è caduto in queste sei falsità.
Guai a voi, che aggiungete casa a casa e unite campo a campo, finché non vi sia più spazio, e così restate soli ad abitare nella terra. Ha giurato ai miei orecchi il Signore degli eserciti: «Certo, molti palazzi diventeranno una desolazione, grandi e belli saranno senza abitanti». Poiché dieci iugeri di vigna produrranno solo un bat e un homer di seme produrrà un’efa. Guai a coloro che si alzano presto al mattino e vanno in cerca di bevande inebrianti e si attardano alla sera. Il vino li infiamma. Ci sono cetre e arpe, tamburelli e flauti e vino per i loro banchetti; ma non badano all’azione del Signore, non vedono l’opera delle sue mani. Perciò il mio popolo sarà deportato senza che neppure lo sospetti. I suoi grandi periranno di fame, il suo popolo sarà arso dalla sete. Pertanto gli inferi dilatano le loro fauci, spalancano senza misura la loro bocca. Vi precipitano dentro la nobiltà e il popolo, il tripudio e la gioia della città. L’uomo sarà piegato, il mortale sarà abbassato, gli occhi dei superbi si abbasseranno. Sarà esaltato il Signore degli eserciti nel giudizio e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia. Allora vi pascoleranno gli agnelli come nei loro prati, sulle rovine brucheranno i grassi capretti.
Guai a coloro che si tirano addosso il castigo con corde da tori e il peccato con funi da carro, che dicono: «Faccia presto, acceleri pure l’opera sua, perché la vediamo; si facciano più vicini e si compiano i progetti del Santo d’Israele, perché li conosciamo». Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro. Guai a coloro che si credono sapienti e si reputano intelligenti. Guai a coloro che sono gagliardi nel bere vino, valorosi nel mescere bevande inebrianti, a coloro che assolvono per regali un colpevole e privano del suo diritto l’innocente. Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia e una fiamma consuma la paglia, così le loro radici diventeranno un marciume e la loro fioritura volerà via come polvere, perché hanno rigettato la legge del Signore degli eserciti, hanno disprezzato la parola del Santo d’Israele (Cfr. Is 5,8-30).
Uno dei questi guai riguarda il bene e il male: “Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro”. Quando questo accade è la morte spirituale. Oggi tutto il mondo è nella morte per questo “guai” che si è abbattuto in modo capillare su ogni mente ed anche per gli altri cinque. Al tempo di Gesù regnava una falsa conoscenza di Dio fatta passare per purissima verità. La falsità di Dio rendeva falsa tutta l’interpretazione della Legge. Il bene era male, il male bene.
È bene guarire una persona in giorno di sabato o è un male? Il bene è sempre bene oppure vi sono dei giorni in cui è bene e dei giorni in cui è male? Il bene è sempre bene e obbliga sempre. Se per scribi e farisei è bene salvare un bue, un asino, una pecora caduta di sabato in un pozzo, perché non dovrebbe essere un bene salvare una vita umana? Gesù non vuole che la mente stolta dell’uomo si impossessi della verità del Padre suo. Ma sempre la nostra mente stolta si impossessa di essa, quando togliamo il legame con lo Spirito Santo che è l’Autore della Legge e dei Profeti. La stoltezza è l’arma di Satana per la rovina dell’uomo. Chi cambia il bene in male, sempre cambierà il male in bene. È lo sfacelo della verità e della moralità. Oggi il mondo anche cristiano è in questo sfacelo. Il bene è male, il male è bene.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci parola di verità sempre.
Commento del Movimento Apostolico
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