Gv 16,20-23
Nessuno potrà togliervi la vostra gioia.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Nella visione di fede dell’Apostolo Giovanni il motivo della gioia è uno solo. L’incontro dello Sposo con la sua sposa. Questa verità è annunziata per la prima volta nel suo Vangelo da Giovanni il Battista. Il Precursore è gioioso perché Lui ha condotto la sposa al suo Sposo. Fatto questo, il suo ministero è finito. Può uscire di scena.
Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall’altra parte del Giordano e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui». Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire». Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui (Gv 3,26-36).
L’Apocalisse è profezia della sposa che vive di un solo desiderio, che il suo Sposo venga presto. La gioia della sposa deve essere perfetta e lo sarà solo quando il suo Sposo celebrerà con essa le nozze eterne. Se solamente pensassimo che questa è la vera religione: la celebrazione di queste nozze, allora il nostro rapporto con Gesù sarebbe totalmente differente. Vivremmo una relazione di purissimo amore.
Ecco, io vengo presto e ho con me il mio salario per rendere a ciascuno secondo le sue opere. Io sono l’Alfa e l’Omèga, il Primo e l’Ultimo, il Principio e la Fine. Beati coloro che lavano le loro vesti per avere diritto all’albero della vita e, attraverso le porte, entrare nella città. Fuori i cani, i maghi, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna! Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese. Io sono la radice e la stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino». Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta, ripeta: «Vieni!». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda gratuitamente l’acqua della vita. A chiunque ascolta le parole della profezia di questo libro io dichiaro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; e se qualcuno toglierà qualcosa dalle parole di questo libro profetico, Dio lo priverà dell’albero della vita e della città santa, descritti in questo libro. Colui che attesta queste cose dice: «Sì, vengo presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù. La grazia del Signore Gesù sia con tutti (Ap 22,12-21).
Gli Apostoli al momento della passione sono nella tristezza. Il loro Sposo sta per essere tolto loro. Questa tristezza durerà poco, solo lo spazio di tre giorni. Poi Gesù ritornerà e la loro gioia sarà imperitura. Nessuno la potrà rapire loro. Essi e Gesù diventeranno una sola cosa per sempre. Saranno eternamente uniti, sulla terra e nel cielo. Questa eccelsa, sublime visione di fede, va messa nel cuore di ogni credente.
Il cristiano non è colui che osserva qualche Parola del Vangelo o vive delle pratiche religiose, che ormai fanno parte anche della sua struttura sociale. Cristiano invece è colui che è chiamato a celebrare queste nozze eterne con Gesù Signore, nella fedeltà, nell’amore purissimo, in una obbedienza sempre immediata, istantanea. Questo sposalizio va ogni giorno rinnovato, rinvigorito, liberato da tutte le scorie che ne inquinano la bellezza. Va immerso nel sangue dell’Agnello per trovare la sua purezza.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci di amore puro per Gesù.
Commento del Movimento Apostolico