Verbum Domini

Vangelo 14 Febbraio 2019. La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.

Lc 10,1-9
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.


In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

È vicino a voi il regno di Dio

Anticamente il Signore inviava i profeti in mezzo al suo popolo per annunziare un futuro nuovo, di vera conversione, vero ritorno alla fedeltà e all’amore.

Osea annunzia che un giorno il non popolo sarebbe divenuto popolo e la non sposa si sarebbe trasformata in sposa fedele. La promessa è a lungo termine. I tempi non sono brevi.

Il numero degli Israeliti sarà come la sabbia del mare, che non si può misurare né contare. E avverrà che invece di dire loro: “Voi non siete popolo mio”, si dirà loro: “Siete figli del Dio vivente”. I figli di Giuda e i figli d’Israele si riuniranno insieme, si daranno un unico capo e saliranno dalla terra, perché grande sarà il giorno di Izreèl! Dite ai vostri fratelli: “Popolo mio”, e alle vostre sorelle: “Amata”. Accusate vostra madre, accusatela, perché lei non è più mia moglie e io non sono più suo marito! Si tolga dalla faccia i segni delle sue prostituzioni e i segni del suo adulterio dal suo petto; altrimenti la spoglierò tutta nuda e la renderò simile a quando nacque, e la ridurrò a un deserto, come una terra arida, e la farò morire di sete. I suoi figli non li amerò, perché sono figli di prostituzione.

La loro madre, infatti, si è prostituita, la loro genitrice si è coperta di vergogna, perché ha detto: “Seguirò i miei amanti, che mi danno il mio pane e la mia acqua, la mia lana, il mio lino, il mio olio e le mie bevande”. Perciò ecco, ti chiuderò la strada con spine, la sbarrerò con barriere e non ritroverà i suoi sentieri. Inseguirà i suoi amanti, ma non li raggiungerà, li cercherà senza trovarli.

Allora dirà: “Ritornerò al mio marito di prima, perché stavo meglio di adesso”.
Perciò, ecco, io la sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. Le renderò le sue vigne e trasformerò la valle di Acor in porta di speranza. Là mi risponderà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d’Egitto. E avverrà, in quel giorno – oracolo del Signore – mi chiamerai: “Marito mio”, e non mi chiamerai più: “Baal, mio padrone”. Le toglierò dalla bocca i nomi dei Baal e non saranno più chiamati per nome. In quel tempo farò per loro un’alleanza con gli animali selvatici e gli uccelli del cielo e i rettili del suolo; arco e spada e guerra eliminerò dal paese, e li farò riposare tranquilli.

Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell’amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore. E avverrà, in quel giorno – oracolo del Signore – io risponderò al cielo ed esso risponderà alla terra; la terra risponderà al grano, al vino nuovo e all’olio e questi risponderanno a Izreèl. Io li seminerò di nuovo per me nel paese e amerò Non-amata, e a Non-popolo-mio dirò: “Popolo mio”, ed egli mi dirà: “Dio mio”» (Os 2,1-25).


Gesù manda i suoi apostoli e discepoli nel mondo. Non li manda ad annunziare un futuro ricco di speranza, di vita, di conversione, di ritorno al Signore. Li manda perché annunzino al popolo del Signore che il regno di Dio è vicino, è in mezzo a loro, è venuto. Apostoli e discepoli non devono annunziare una speranza che si compirà. Devono rivelare la speranza che si è compiuta, si sta realizzando, sta avvenendo sotto i loro occhi. I segni che essi compiono devono attestare la verità della loro parola.

È finito il tempo dell’attesa. Con Cristo Gesù tutte le promesse di Dio si sono compiute. Ora tutta Chiesa, Regno di Dio e manifestazione visibile di esso, deve annunziare al mondo che in Cristo tutto si compie, si realizza, avviene. Non fuori di Cristo, ma in Cristo. Non solo con Lui, ma anche per Lui. Chi vuole entrare nel regno di Dio che è Cristo Gesù, che è il suo corpo, deve accogliere la sua Parola e fare generare dallo Spirito Santo nell’acqua come vero corpo di Cristo, vero figlio di Dio.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci in Cristo Regno di Dio.

Commento a cura del Movimento Apostolico

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