In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
Parola del Signore
Quando un uomo è dal cuore puro, sempre vedrà Dio in ogni sua opera. La Scrittura è un inno alla bontà di Dio che ha creato buona ogni cosa. Il Libro della Genesi inizia facendo confessare a Dio stesso che tutte le opere da Lui create sono buone. A questa confessione di Dio sempre si deve aggiungere la confessione dell’uomo.
Ecco come il Siracide contempla le opere di Dio e ne proclama la bellezza.
Quanto sono belle tutte le opere del Signore! Ogni suo ordine si compirà a suo tempo! Non bisogna dire: «Che cos’è questo? Perché quello?». Tutto infatti sarà esaminato a suo tempo. Alla sua parola l’acqua si arresta come una massa, a un detto della sua bocca si aprono i serbatoi delle acque. A un suo comando si realizza quanto egli vuole, e nessuno potrà sminuire la sua opera di salvezza. Le opere di ogni uomo sono davanti a lui, non è possibile nascondersi ai suoi occhi; egli guarda da un’eternità all’altra, nulla è straordinario davanti a lui. Non bisogna dire: «Che cos’è questo? Perché quello?». Tutto infatti è stato creato con uno scopo preciso. La sua benedizione si diffonde come un fiume e come un diluvio inebria la terra. Così i popoli erediteranno la sua ira, come trasformò le acque in deserto salato.
Le sue vie sono diritte per i santi, ma per gli empi sono piene d’inciampi. Per i buoni i beni furono creati sin da principio, allo stesso modo i mali per i peccatori. Le cose di prima necessità per la vita dell’uomo sono: acqua, fuoco, ferro, sale, farina di frumento, latte, miele, succo di uva, olio e vestito. Tutte queste cose sono un bene per i buoni, allo stesso modo si volgono in male per i peccatori.
Ci sono venti creati per castigare e nella loro furia rafforzano i loro flagelli; quando verrà la fine, scateneranno violenza e placheranno lo sdegno del loro creatore. Fuoco, grandine, fame e morte sono tutte cose create per il castigo. Denti delle fiere, scorpioni, vipere e spade vendicatrici sono per la rovina degli empi. Si rallegrano quando lui li comanda, stanno pronti sulla terra secondo il bisogno e al momento opportuno non trasgrediscono la sua parola. Di questo ero convinto fin dal principio, vi ho riflettuto e l’ho messo per iscritto: «Le opere del Signore sono tutte buone; egli provvederà a ogni necessità a suo tempo». Non bisogna dire: «Questo è peggiore di quello». Tutto infatti al tempo giusto sarà riconosciuto buono. E ora cantate inni con tutto il cuore e con la bocca, e benedite il nome del Signore (Sir 39,16-35).
L’ateismo dilagante dei nostri giorni non vede più la creazione come opera del Signore. La sottrazione dell’universo intero al suo Creatore è il danno ecologico che genera ogni altro danno. Sottratta a Dio la sua opera, anche l’uomo si è sottratto al suo Dio in modo ontologico e non soltanto morale.
Qual è il frutto di questa sottrazione ontologica perenne? La sua morte. L’uomo è divenuto come albero che ontologicamente si è sottratto alla terra, togliendo le sue radici dal suolo per esporle al sole cocente dell’estate. È questa la prima vera ecologia su cui lavorare, altrimenti domani il cane, il gatto, il serpente, il ragno saranno dichiarati per legge Signori e Creatori dell’uomo. Ma anche nella Chiesa vi è una sana ecologia da recuperare. Il cristiano ha tolto le sue radici dal corpo di Cristo e con stoltezza infinita le sta piantando nella mente di Satana. Questa falsa ecologia è disastrosa. È alle porte lo sfaldamento della Chiesa.
Le folle che vengono a conoscenza delle opere di Gesù, nella semplicità del loro cuore, ancora non inquinato dall’ecologia perversa di scribi e farisei, attestano e confessano che Gesù ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti. Questa stessa confessione dovrebbe essere fatta dalle folle di oggi sull’opera di ogni discepolo di Gesù. Spesso però succede proprio il contrario. Fedeli e ministri nella Chiesa vengono accusati dalle folle di vero tradimento e rinnegamento del Vangelo. È lo scandalo.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, aiutateci a fare bene ogni cosa.
Commento a cura del Movimento Apostolico
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