Gv 5,33-36
Giovanni era la lampada che arde e risplende.
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato».
Io non ricevo testimonianza da un uomo
La testimonianza che Giovanni il Battista rende a Gesù e alla quale fa riferimento il brano del Vangelo di questo giorno è la seguente: “Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. Il giorno dopo, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio»” (Gv 1,19-34). Veramente Giovanni rende testimonianza alla verità: Gesù è il Figlio di Dio, l’agnello che toglie il peccato del mondo, l’uomo sul quale discende e rimane lo Spirito Santo di Dio. Gesù è il vero Messia del Signore, l’Atteso delle Genti, il Salvatore del suo popolo, il Santo di Dio.
Tutta la storia rende testimonianza a questa verità di Gesù Signore. Oggi come ieri, come domani, il mondo non accoglie questa testimonianza. Eppure la testimonianza, su Gesù, della storia è vera. Osserviamo bene le cose. Un tempo si credeva un po’ di più in Gesù Signore e l’uomo era pronto al sacrificio, all’abnegazione, alla sopportazione, a vivere nella pratica delle virtù. Aveva speranza soprannaturale nel cuore, alla luce della quale sapeva ben vivere le difficoltà dell’ora presente. Di certo la vita dei discepoli di Gesù mancava di molte cose, tante erano le trasgressioni morali. Vi era però un fondamento di fede che sapeva far fronte ad ogni necessità del quotidiano.
Oggi abbiamo deciso che la società deve essere areligiosa, aconfessionale, amorale, acattolica, senza cioè alcun riferimento esplicito a Cristo Gesù. Persino ci spaventa il Crocifisso posto in alcune aule pubbliche. La sua presenza è vista da molti come una imposizione della fede. Quale testimonianza ci rivela la nostra storia? L’uomo senza Cristo è semplicemente uno sbandato. Si droga, si ubriaca, passa le notti nel sollazzo e nel divertimento peccaminoso, non sa governare i suoi sentimenti, esplode per un nulla, è divenuto un omicida, un concupiscente, un ladro, un rapinatore, un avaro, uno strozzino dei suoi fratelli, un usuraio avido e senza scrupoli, è persona di solo corpo, manca dell’anima e dello spirito. Abbiamo fatto senza Cristo un non uomo. Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Gesù questo dice ai Giudei: la testimonianza della storia serve a noi, non a Lui. Per Lui basta il Padre. Il Padre attesta che Lui è il suo vero Figlio Unigenito. A noi invece la testimonianza della storia serve perché possiamo ritrovare la nostra umanità.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci testimoni della verità.
Commento a cura del Movimento Apostolico