Categorie: Verbum Domini

Vangelo (16 febbraio): Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire

Mc 8,27-35
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».

Gesù è il Maestro, il solo Maestro in eterno, perché così ha stabilito il Padre celeste. Le sue parole sono esplicite, chiare. Lui non vuole una Chiesa di maestri, ma solo di discepoli, tutti intenti ad ascoltare lo Spirito Santo che li conduce di verità in verità. Lo Spirito conduce ognuno, personalmente di verità in verità. Questa azione specifica, singolare, personale dello Spirito va affermata ad ogni livello. 

Un papa, un vescovo, un parroco devono operare il discernimento sulla verità secondo lo Spirito Santo, devono anche insegnare come tale discernimento vada operato attraverso l’ammaestramento nella sana dottrina, nella verità del Vangelo, ma non sono loro i maestri del cuore. Maestro del cuore, dell’anima, dello spirito è uno solo: lo Spirito Santo. È Lui il solo costituito da Cristo Gesù che ci deve guidare giorno per giorno nella verità, fino al raggiungimento di tutta la verità.

Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato (Mt 23,8-12). 

Tutti i grandi santi, i grandi luminari, le grandi fiaccole di santità nella Chiesa sono tutti guidati dallo Spirito del Signore. Quanti sono guidati dallo Spirito danno alla santità una dimensione sempre nuova. Quanti invece non si affidano allo Spirito, mai diventeranno santi. Manca in loro la verità attuale che dovrà essere trasformata in santità attuale. Simon Pietro per illuminazione del Padre celeste confessa che Gesù è il Cristo, il Messia del Signore. Sapere che Gesù è il Messia non significa conoscere le vie sulle quali lo condurrà lo Spirito del Signore. Queste vie sono conosciute solo dalla persona che le dovrà percorrere. Non sono rivelate ad altri. Anche questa verità Gesù gli rivela.

Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?» (Gn 21,20-23). 



Pietro invece ha la presunzione di prendere il posto dello Spirito Santo. Vuole guidare Cristo Gesù. Gli vuole indicare le vie da percorrere. Questa è superbia e presunzione. 

Gesù richiama Pietro al suo ruolo. Lui deve camminare dietro di Lui, che è perennemente mosso dallo Spirito del Signore. Nessuno, neanche nella Chiesa, dovrà usurpare il posto allo Spirito Santo. Tutti dovranno aiutarsi affinché lo Spirito del Signore possa essere la sola ed unica guida, non però in modo comunitario, ma personale. Ognuno ha una sua propria via da percorrere e questa sola ed unica via solo lo Spirito la potrà indicare. Nella Chiesa tutti devono essere discepoli. 

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri discepoli dello Spirito. 

Commento del Movimento Apostolico

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