Mc 2,23-28
Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!
In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».
Per comprendere quanto il Signore vuole insegnarci dicendo che il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato, dobbiamo lasciarci aiutare dalla Prima Lettera ai Corinzi. San Paolo dona il principio ermeneutico per una santa e retta interpretazione.
Anch’io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso. Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione.
.
La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio. Tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma, come sta scritto: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano.
Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi infatti conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana, bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. Ma l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. L’uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo (1Cor 2,1-16).
Non basta leggere la Scrittura per conoscere il pensiero del Padre. Il pensiero del Padre solo uno lo conosce: lo Spirito Santo. Se leggiamo la Scrittura con gli occhi della nostra mente, faremo sempre di essa un libro di oppressione dell’uomo, mai di vera liberazione. Sarà resa da noi un libro di schiavitù, di giogo pesante, di frustrazione, di tristezza per gli altri. Per noi stessi saremo sempre capaci di ingoiare anche il cammello. Invece letta la Scrittura con gli occhi dello Spirito, saremo sempre esigenti con noi stessi, misericordiosi, pietosi, compassionevoli con i nostri fratelli.
Gesù è il Signore anche del Sabato perché solo Lui è in grado di dargli la giusta verità, quella verità che il Padre suo gli aveva conferito, ma che il cuore impuro degli scribi aveva ridotto a menzogna, a falsità, a inganno. Lui è il solo Signore della verità del Padre, perché Lui è la verità. Lo è per natura, per santità, per partecipazione, per dono dello Spirito Santo. Essendo Lui la verità divina ed umana eterna e storica, Lui solo può dirci ciò che è giusto e ciò che è ingiusto. Amare di sabato non è mai ingiusto. Essere compassionevole di sabato sempre si può. Manifestare tutta la divina carità a chi è nella sofferenza è consentito. Come Dio ama sempre e non c’è riposo dall’amore, così è anche per l’uomo. Mai questi si deve riposare dall’amare. Se si riposa è già caduto dall’amore. Si è posto fuori della verità del suo Dio che è purissimo amore eterno senza riposo. Dio si riposa dal lavoro, ma mai dall’amare l’uomo.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, insegnate ad amare sempre.
Commento del Movimento Apostolico