La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.
Nell’Eucaristia si porta a compimento perfetto tutto il mistero di Dio e dell’uomo, della terra e del cielo, di tutto l’universo visibile e invisibile.
Essa è anticipazione dell’eternità beata, nella quale Dio e l’uomo, pur conservando ognuno la sua identità di natura e di persona, è come se si fondessero l’uno nell’altro.
Questa stupenda realtà è in qualche modo intravista e descritta dall’Apostolo Giovanni nella sua Apocalisse.
Quanto Gesù dice ai Giudei è sconvolgente. Viene dichiarata abolita tutta la legge antica sul sangue. Tutte le vittime dovevano essere sgozzate e anche gli animali le cui carni andavano mangiate. Il sangue era di Dio.
Lo si versava o sul suo altare o nella terra. Berlo era già una condanna a morte. Era appropriazione della vita che è di Dio.
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla agli Israeliti dicendo: “Non mangerete alcun grasso, né di bue né di pecora né di capra. Il grasso di una bestia che è morta naturalmente o il grasso di una bestia sbranata potrà servire per qualunque altro uso, ma non ne mangerete affatto, perché chiunque mangerà il grasso di animali che si possono offrire in sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore, sarà eliminato dal suo popolo. E non mangerete affatto sangue, né di uccelli né di animali domestici, dovunque abitiate. Chiunque mangerà sangue di qualunque specie, sarà eliminato dal suo popolo”». (Lev 7,22-27).
Ogni uomo, Israelita o straniero dimorante in mezzo a loro, che mangi di qualsiasi specie di sangue, contro di lui, che ha mangiato il sangue, io volgerò il mio volto e lo eliminerò dal suo popolo. Poiché la vita della carne è nel sangue. Perciò vi ho concesso di porlo sull’altare in espiazione per le vostre vite; perché il sangue espia, in quanto è la vita. Perciò ho detto agli Israeliti: Nessuno tra voi mangerà il sangue, neppure lo straniero che dimora fra voi mangerà sangue. Se qualcuno degli Israeliti o degli stranieri che dimorano fra di loro prende alla caccia un animale o un uccello che si può mangiare, ne deve spargere il sangue e coprirlo di terra; perché la vita di ogni essere vivente è il suo sangue, in quanto è la sua vita. Perciò ho ordinato agli Israeliti: Non mangerete sangue di alcuna specie di essere vivente, perché il sangue è la vita di ogni carne; chiunque ne mangerà sarà eliminato (Lev 17,10-14).
Se i Giudei scelgono di rimanere nelle loro vecchie strutture religiose, essi rimarranno nella morte. Quel sangue che versano e quella carne che mangiano nei loro sacrifici di comunione sono sangue e carne di morte. Non passano a vita nuova ed eterna con essi. Se invece desiderano la vera vita, non solo nell’eternità ma anche sulla terra, necessariamente devono mangiare il corpo e bere il sangue di Gesù. Lo ripetiamo. Non di un animale. Di un uomo. Anzi del Figlio dell’Altissimo, che è il vero pane, il pane vivo che discende dal cielo per dare ad ogni uomo la sua vita eterna. Quanto vale per i Giudei, vale per ogni altro uomo. Se preferisce la morte rimanga pure nelle sue strutture religiose. Se brama la vita, deve passare a Cristo Signore. È Lui la vita eterna e questa vita eterna si mangia e si beve, nella sua carne, nel suo sangue.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, impiantateci in Cristo Gesù.
Commento del Movimento Apostolico
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