In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».È cosa buona lasciarsi aiutare dal Vangelo per comprendere il Vangelo. Il cristiano è uno che il Signore ha chiamato a giornata perché lavori nella sua vigna.
Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”. Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro.
Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi» (Mt 20,1-16).
Dal momento della chiamata fino a sera l’operaio è del padrone, ha venduto se stesso a lui, per un giusto compenso. Se si è venduto al padrone, non si appartiene, non appartiene a nessun altro. La vendita è per l’intera giornata. Il patto va rispettato. Se si è del padrone, si deve lavorare solo per il padrone. Se uno andasse a giornata per lavorare per se stesso, alla sera non può pretendere di essere pagato dal padrone. Se il cristiano vuole essere ricompensato con ricompensa sulla terra e nei cieli dal suo Dio, che lo ha chiamato a Giornata, dovrà lavorare solo per la sua gloria. Se invece lavora per curare i suoi personali interessi, non ha diritto ad alcuna ricompensa.
Gesù viene sulla nostra terra. Ha venduto la sua giornata al Signore. La giornata va dal momento del concepimento fino alla morte. Tutto ha fatto per la gloria del Padre. Anche la crocifissione la visse per glorificare il Padre suo. Il Padre gli diede una gloria eterna assieme alla redenzione dell’umanità. Il cristiano, dal momento del battesimo vende se stesso a Cristo. Se vuole la ricompensa eterna, deve consacrare la sua giornata a Cristo. Deve lavorare per manifestare al mondo la gloria del suo Redentore e Salvatore. Ma oggi queste verità semplici, elementari, non esistono. Ognuno vuole vivere per la sua gloria e poi pretende la paga eterna del suo Signore.
Vergine consacrata a Dio, Angeli, Santi, fateci fedeli al patto stipulato con Gesù.
Commento a cura del Movimento Apostolico
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