In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti.
O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Ogni uomo, chiunque esso sia, religioso o politico, mai potrà farsi una sua legge e in nome di essa condannare quanti non la osservano. La condanna è somma ingiustizia. Il cristiano deve però imitare in tutto Gesù Signore. Sottoporsi fino alla morte alla legge iniqua, purché non sia in contrasto con la Legge del suo Dio e Signore. A nessun uomo potrà mai essere comandato di uccidere un altro uomo. A nessun medico può essere imposto di procurare un aborto. Il comandamento del Signore: “Non uccidere” è assoluto. Vale per tutti, sempre. Chi compie azioni omicide per comando è responsabile quanto colui che gliele ha comandate. Alla Legge del Signore tutti sono obbligati.
Se poi uno sceglie un “mestiere” di morte, lui è responsabile nel momento in cui lo ha scelto. Chi sceglie un “mestiere” di morte, nella scelta è già responsabile di ogni atto susseguente. Scelta ed esercizio del “mestiere” sono un solo atto, non due. Questo significa che chi sceglie, ad esempio, di essere un pilota di aerei da combattimento, è responsabile dinanzi a Dio di ogni morte da lui provocata. La responsabilità è al momento stesso della scelta della professione o del mestiere. Questa legge della responsabilità si applica per ogni scelta che l’uomo fa.
I farisei, avendo scelto “il mestiere” di essere i custodi della santità della Legge di Dio, sono responsabili di ogni discernimento morale operato sul fondamento dei loro pensieri, e non invece sull’unico fondamento di verità e santità che è il pensiero di Dio. Essi sono obbligati a conoscere il pensiero di Dio in ogni parola della Scrittura, altrimenti dovranno rendere conto a Dio di ogni aggiunta, ma anche di ogni parzialità introdotta nella Parola del Signore. Questa responsabilità investe Papi, Vescovi, Presbiteri, Diaconi, Cresimati, Battezzati, ogni discepolo di Gesù.
Tutti e sempre sono obbligati di annunziare ad ogni uomo solo il pensiero di Dio, nella sua purezza e santità. “Questo dice il Signore”. “Questo il Signore vuole”. Questo non lo dice?. Questo non lo vuole?. Tutti i mali della religione di ieri, di oggi, di sempre sono provocati dall’introduzione di pensieri umani in essa, sia aggiungendo che togliendo, sia amplificando che sminuendo. Di ogni falsificazione della Parola e di ogni male che la falsificazione produce si è responsabili dinanzi a Dio per l’eternità. Ognuno può anche aggiungere e togliere, deve sapere però che il Signore lo convocherà in giudizio.
In nessuna parola della Legge del Signore era vietato di potersi nutrire in giorno di sabato. Né si può applicare la legge della manna ad ogni altro momento della vita di Israele. Quando il popolo del Signore era nel deserto, aveva una sola occupazione. Uscire la mattina, raccogliere la manna, prepararla, per poi potersi nutrire di essa. Il giorno prima del sabato il Signore ne faceva cadere il doppio. Si usciva, si raccoglieva, si conservava per il giorno dopo, si preparava, si consumava. Gli apostoli non sono in un deserto, sono in viaggio, non hanno nulla per potersi sfamare.
C’è solo dinanzi ad essi un campo di grano. Non entrano per mietere, ma per raccogliere solo qualche spiga. Dov’è la violazione della legge del Signore che vieta il lavoro dei campi? O l’interprete della Legge ha il pensiero di Dio, oppure i danni da lui prodotti saranno ingenti. Oggi i danni sono di vera pandemica immoralità proprio a causa degli interpreti.
Fonte www.lachiesa.it
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci saggi nel dire la Legge.
Commento a cura del Movimento Apostolico
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