Verbum Domini

Vangelo (2 Ottobre 2018): I loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli

Mt 18,1-5.10
I loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».

La Scrittura Santa ci rivela che non solo l’uomo è assistito dagli Angeli, ma anche il Signore. Il Vangelo ci manifesta che Gesù, Dio e Figlio del Padre, fu da essi servito dal momento dell’annunciazione alla sua risurrezione. Un evento dell’Antico Testamento vissuto dal profeta Eliseo ci introduce in questo mistero che oggi molti negano. Il re di Aram combatteva contro Israele, e in un consiglio con i suoi ufficiali disse che si sarebbe accampato in un certo luogo. L’uomo di Dio mandò a dire al re d’Israele: «Guàrdati dal passare per quel luogo, perché là stanno scendendo gli Aramei». Il re d’Israele fece spedizioni nel luogo indicatogli dall’uomo di Dio e riguardo al quale egli l’aveva ammonito, e là se ne stette in guardia, non una né due volte soltanto. Molto turbato in cuor suo per questo fatto, il re di Aram convocò i suoi ufficiali e disse loro: «Non mi potete indicare chi dei nostri è a favore del re d’Israele?». Uno degli ufficiali rispose: «No, o re, mio signore, ma Eliseo, profeta d’Israele, riferisce al re d’Israele le parole che tu dici nella tua camera da letto». Quegli disse: «Andate a scoprire dov’è costui; lo manderò a prendere». Gli fu riferito: «Ecco, sta a Dotan». Egli mandò là cavalli, carri e una schiera consistente; vi giunsero di notte e circondarono la città.


Il servitore dell’uomo di Dio si alzò presto e uscì. Ecco, una schiera circondava la città con cavalli e carri. Il suo servo gli disse: «Ohimè, mio signore! Come faremo?». Egli rispose: «Non temere, perché quelli che sono con noi sono più numerosi di quelli che sono con loro». Eliseo pregò così: «Signore, apri i suoi occhi perché veda». Il Signore aprì gli occhi del servo, che vide. Ecco, il monte era pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a Eliseo. Poi scesero verso di lui, ed Eliseo pregò il Signore dicendo: «Colpisci questa gente di cecità!». E il Signore li colpì di cecità secondo la parola di Eliseo. Disse loro Eliseo: «Non è questa la strada e non è questa la città. Seguitemi e io vi condurrò dall’uomo che cercate». Egli li condusse a Samaria. Quando entrarono in Samaria, Eliseo disse: «Signore, apri gli occhi di costoro perché vedano!». Il Signore aprì i loro occhi ed essi videro. Erano in mezzo a Samaria! (2Re 6,8-20).
Tobia compie il suo lungo viaggio per strade assai impervie accompagnato dall’Angelo Raffaele. Il Libro di Ezechiele inizia con la descrizione del carro di Dio, carro singolare, assai speciale. Era composto da cherubini. L’Angelo Gabriele guida Daniele per la comprensione delle sue visioni. È Lui che annunzia la nascita di Giovanni il Battista spiegando e illuminando ogni particolare di quell’evento. Anche la Vergine Maria nella casa di Nazaret riceve la visita dell’Angelo Gabriele che le annunzia il concepimento verginale per opera dello Spirito Santo. Gli Angeli comunicano ai pastori la nascita del Redentore in Betlemme e alle donne la sua gloriosa risurrezione. Gesù nel deserto è stato servito dagli Angeli e nell’Orto degli Ulivi confortato da uno di loro. Negare l’esistenza degli Angeli è come togliere un pilastro ad un viadotto. Tutto l’edificio della Scrittura crolla. Nulla è più comprensibile. Nulla si spiegherebbe della vita della Vergine Maria e di Giuseppe. Dagli Angeli Pietro non fu liberato dal carcere?


Cosa ci vuole insegnare Gesù dicendo:Guardatevi di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro Angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli?? Gesù ci mette in guardia. I piccoli vanno rispettati. Per custodirli e difenderli in qualsiasi momento il Signore darà agli Angeli un comando e per noi saranno guai. Siamo avvisati. La storia ne è testimone infallibile. La società, le famiglie scandalizzano i bambini, gli Angeli vengono e tolgono la pace, la gioia.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che nessuno scandalo distrugga una giovane vita.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci tanto amore per i piccoli.

Commento del Movimento Apostolico

 

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