Verbum Domini

Vangelo (20 Luglio 2018) Il Figlio dell’uomo è signore del sabato

Mt 12,1-8
Il Figlio dell’uomo è signore del sabato.

In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Gesù è più grande del tempio, perché Lui è il Nuovo Tempio di Dio. È il Tempio unico, esclusivo del Padre celeste. San Paolo ci rivela che in Cristo, vero Tempio del Padre, Dio abita corporalmente con la pienezza della sua divinità. Nel tempio di Gerusalemme la sua presenza era solo nello spirito. In Cristo, Dio è presente in tutta la sua natura e Persona divina, anzi quanto a natura, la natura divina di Gesù e quella del Padre sono la sola natura divina. In essa sussistono Padre, Figlio e Spirito Santo.

Voglio infatti che sappiate quale dura lotta devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti quelli che non mi hanno mai visto di persona, perché i loro cuori vengano consolati. E così, intimamente uniti nell’amore, essi siano arricchiti di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo: in lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. Dico questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti: infatti, anche se sono lontano con il corpo, sono però tra voi con lo spirito e gioisco vedendo la vostra condotta ordinata e la saldezza della vostra fede in Cristo.

Come dunque avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie. Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.

È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza.
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In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo (Col 2,1-15).

 



Chi vuole incontrare Dio, a Lui parlare, con Lui dialogare, da Lui lasciarsi trasformare in creatura nuova, in suo vero figlio, deve entrare nel suo Nuovo Tempio che è Cristo Gesù, ma non alla maniera dei figli di Abramo nel tempio di Gerusalemme. In quel tempio si entrava e da quel tempio poi si usciva e si ritornava alle proprie case. Nel Nuovo Tempio che è Cristo Gesù si entra solamente per non uscire mai più. Anzi di questo Nuovo Tempio ogni uomo è chiamato a divenire parte, facendosi, in Lui, con Lui, per Lui, Nuovo Tempio di Dio, in modo che anche in lui Dio abiti corporalmente con la pienezza della sua divinità. Cristo e il cristiano devono essere un solo Tempio, una sola Casa di Dio sulla terra. È in Casa che Dio abita. È in essa che lo si deve trovare.

Se qualcuno dovesse chiedere ad un cristiano: “Dov’è il Signore?”, è segno che lui il Signore non lo manifesta, non lo rivela, non è il luogo dove l’uomo si incontra con il suo Dio. Con Gesù questo mai è avvenuto. Realmente, visibilmente, Lui manifestava, rivelava, faceva vedere il Padre. Lo attesta il Centurione e la sua professione di fede vedendo Gesù morire: “Veramente costui era figlio di Dio”. Veramente, realmente era.



Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vero Tempio di Dio.

Commento del Movimento Apostolico

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