Lettura e commento al Vangelo di Mercoledì 20 Novembre 2019 – Lc 19,11-28: Perché non hai consegnato il mio denaro a una banca?
+ Dal Vangelo secondo Luca
LEGGI: Oggi la Chiesa ricorda una “santa nascosta”. Ecco chi era
Quando il Signore ha creato l’uomo, gli ha assegnato i frutti che avrebbe dovuto produrre con la sua vita. Dio lo ha fatto signore non al suo pasto, ma signore dal Signore a servizio del Signore per fare più bella e armoniosa la sua creazione.
Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra» (Gen 1,26-28).
Assieme a questo comando, che nel Secondo Capitolo viene specificato come coltivazione e custodia del giardino, ne esiste un secondo. Se l’uomo vuole essere signore di vita deve obbedire al suo divieto di non mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male che è nel centro del giardino. Altrimenti introdurrebbe nella sua natura e in tutta la creazione il germe della morte.
Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire» (Gen 2,15-17).
La parabola di Gesù riprende in modo chiaro ed esplicito il fine della creazione dell’uomo. Dio ha creato l’uomo con una missione chiara. Questa missione va vissuta pienamente. Ogni dono di Dio va messo a frutto. La vita dell’intera umanità e anche della terra e di quanto vi è in essa dipende dallo svolgimento ben ordinato di quanto ci è stato comandato. Chi non obbedisce non potrà abitare domani nella casa di Dio.
Oggi si è persa la dimensione trascendente, soprannaturale, di dipendenza e di obbedienza dell’uomo dal suo Creatore, Signore, Dio, Redentore, Salvatore, Datore di ogni dono. Questa dimensione va posta nel cuore di tutti. Senza questa dimensione, la vita dell’uomo diviene effimera, chiusa nel proprio egoismo, priva dell’eternità, carente della vera speranza. È una vita incarcerata in un sotterraneo dal quale è impossibile vedere la luce. Purtroppo più passano i giorni e più la luce soprannaturale si spegne o ci si allontana da essa. In perdite antropologiche i danni sono altamente dannosi.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni cristiano si riappropri del fine secondo verità.
Commento a cura del Movimento Apostolico
Fonte www.lachiesa.it
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