In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.
Nel Vangelo secondo Matteo, alla rivelazione dell’Angelo che annunzia alle donne la risurrezione, si aggiunge la visione. Gesù si fa vedere. Il gesto compiuto dalle donne verso il Risorto: “Gli abbracciarono i piedi”, indica profonda umiltà. È la prostrazione del servo verso il suo Signore, della creatura verso il suo Creatore. “E lo adorarono”: manifesta che Gesù per esse non solo è il Maestro Risorto, è anche il loro Dio. Questa è la loro fede. Anche quanto l’Angelo aveva detto loro viene confermato. Esse dovranno andare ad annunziare ai suoi fratelli, cioè agli Apostoli, di recarsi in Galilea. Là lo avrebbero visto: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». È vera missione. Sono portatrici di un messaggio
Di questa unica visione di Gesù in Galilea, si trova un solo riferimento sia in Matteo che in Marco. Nessuna traccia è in Luca e in Giovanni. In Luca tutto si svolge in Gerusalemme. In Giovanni il capitolo 20 si vive tutto nella Città Santa. Mentre il capitolo 21 è presso il mare di Galilea. Così in Matteo e Marco:
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Allora Gesù disse loro: «Questa notte per tutti voi sarò motivo di scandalo. Sta scritto infatti: Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge. Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea». (Mt 26,30-32).
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Gesù disse loro: «Tutti rimarrete scandalizzati, perché sta scritto: Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse. Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea» (Mc 14,26-28).
È giusto allora chiedersi, perché Matteo e Marco contengono esplicitamente questo riferimento alla Galilea? Sicuramente perché vogliono applicare anche agli Apostoli del Signore la profezia di Isaia. La luce è venuta in Israele dalla Galilea. La luce verrà per le Genti dalla Galilea. Infatti dalla Galilea Gesù manda i suoi apostoli nel mondo.
Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta. Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino» (Mt 4,12-17).
Noi sappiamo quanto sia importante per Matteo attestare il compimento di ogni profezia prima di tutto riguardo alla Persona di Gesù e poi anche per i suoi discepoli e il mondo che attende la luce di Cristo per essere illuminato sul mistero del loro Dio.
L’annunzio della risurrezione non si ferma alle donne. Esso giunge anche ai capi dei sacerdoti e per loro tramite a tutti gli anziani del popolo dei Giudei. Tutta Gerusalemme sa che colui che era stato crocifisso ora è risorto. Non sono però né gli Apostoli, né le donne a riferirlo come vera notizia storica, ma i soldati di Roma, posti a guardia e a custodia della tomba. Ai soldati viene dato ordine di oscurare la verità, trasformandola in menzogna. Una ingente somma di denaro è sufficiente per comprare la loro parola.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci onesti testimoni di Gesù.
Commento a cura del Movimento Apostolico
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