In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Chiediamoci: perché la Vergine Maria parla con così grande sapienza di Dio, mentre oggi noi stiamo riducendo a menzogna anche le verità basilari, fondamentali della nostra santissima fede? Cosa ci impedisce di parlare secondo pienezza e purezza di verità del nostro Dio e Signore? La risposta ce la offre l’Apostolo Paolo nella sua Prima Lettera ai Corinzi. La vergine Maria cresce di grazia in grazia e di Spirito Santo in Spirito Santo. Noi invece moriamo alla grazia e allo Spirito Santo.
Anch’io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso. Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
Ma, come sta scritto: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.
Chi infatti conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana, bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. Ma l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. L’uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo (1Cro 2,1-16).
La crisi dei nostri tempi è vera crisi morale, crisi di obbedienza non solo alla Parola, ma anche alla grazia, ai sacramenti, al carisma, allo Spirito Santo, alla missione, alla vocazione. È crisi di non abitazione del cristiano nella grazia e nella verità di Gesù Signore. Retrocedendo dallo Spirito Santo, che ci rende esseri spirituali, subito si ritorna nella carne. Chi è dalla carne mai potrà parlare dallo Spirito Santo. Quanto dice e opera, lo opera dalla carne e non dalla sua comunione con lo Spirito del Signore. La Vergine Maria invece è donna tutta consegnata allo Spirito. Lo Spirito diviene sua voce e per Lei canta tutto il mistero del Padre, dal quale è anche il mistero della Madre di Dio. Il suo canto è l’inno dello Spirito innalzato al Dio della salvezza e della redenzione.
Oggi i molti canti falsi su Dio, Cristo Gesù, lo Spirito Santo, la Chiesa, i Sacramenti, il Vangelo, la Tradizione, il Magistero, proclamati come purissima teologia e peggio ancora dichiarati perfetta misericordia dell’uomo verso l’uomo, sono il frutto del nostro distacco dallo Spirito Santo. Ormai c’è nell’aria un “magnificat” verso il male, la trasgressione, la falsità, il non Dio, il non Cristo, il non Spirito Santo, la non Chiesa. La carne canta la sua falsità, ma la proclama come innocente e santa verità del Signore.
Madre di Dio, Angeli, Santi, smentite tutti i nostri magnificat cantati alla falsità.
Commento a cura del Movimento Apostolico
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