Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre.
In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Gesù possiede una scienza perfetta di sé fin dalla più tenera età. Sa chi è e sa in ogni istante ciò che il Padre vuole che Lui faccia. Lo rivela la risposta data a sua Madre nel tempio di Gerusalemme. Lui non è da nessun uomo. Lui è solamente dal Padre.
I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini (Lc 2,41-52).
Questa scienza perfetta di sé la comunica a quanti gli chiedono di seguirlo o pongono delle condizioni prima di accogliere l’invito. Costoro devono uscire da tutte le necessità, urgenze, tradizioni, abitudini, usi della terra per consegnarsi interamente alla volontà di Dio. Mai dovranno essere da se stessi, ma sempre dal Padre, dalla sua Provvidenza, dal suo desiderio di salvezza, dalle sue molteplici modalità, dai suoi doni spirituali. Non si può essere insieme di Dio e degli uomini. Della missione e delle cose del mondo, anche se nobili e sante. Si è di Dio e basta. Non si potrà essere di nessun altro.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio» (Lc 9,57-62).
Gesù chiede una sequela che sia interamente governata dalla volontà del Padre. Non tollera intromissioni, alterazioni, sviamenti né da parte di vicini e né da parte di lontani e neanche della stessa sua Madre o di qualche familiare di strettissima parentela. Lui è del Padre e del Padre deve sempre rimanere. Oggi Gesù è cercato. Solo il Padre lo può cercare. Fuori del Padre nessuno lo potrà. Lui non può attardarsi, sciupare il tempo, smettere la missione di salvezza per cose del genere e lo dice con fermezza.
Gesù non rinnega sua Madre. Lei sa che Gesù va sempre rispettato. Gesù conosce la sua fede. I suoi parenti invece non vivevano della stessa fede di Maria e approfittano di Lei, della sua presenza, per chiedere udienza a Gesù. Gesù però non cade nella loro trappola. Afferma dinanzi alla folla che madre, sorella, fratello è per Lui chiunque fa la volontà di Dio, del Padre suo. E qual è la volontà di Dio? Che Lui sia lasciato interamente libero per il Vangelo, la missione, l’annunzio della Parola. Lui non può sottrarre il tempo alla missione per le convenienze umane. Chi è di vera fede deve andare oltre queste cose. Deve anche lui predisporre il suo cuore ad ogni rinunzia di vedere Gesù perché il suo tempo è tutto della missione. La fermezza di Gesù è grande. Niente lo tenta. Satana non ha spazio nella sua mente, nel suo cuore, nella sua anima. Mai ne avrà, neanche se si serve di alcuni parenti per distrarlo.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vittoriosi nella tentazione.
Commento a cura del Movimento Apostolico
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