Gv 1,45-51
Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità.
In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Non c’è evangelizzazione se non vi è la comunicazione di ciò che si è trovato. Noi non siamo annunciatori di verità sociali, religiose, psicologiche, filosofiche, scientifiche e neanche i comunicatori di una morale nuova. Possiamo fare questo, ma saremo considerati alla stregua di tutti gli altri filosofi, moralisti, psicologi, sindacalisti, scienziati, umanisti, antropologi. Qual è la differenza tra tutte queste persone che dicono più o meno verità, più o meno falsità, più o meno pensieri della terra con qualche raggio di luce divina? La differenza è Cristo Gesù. Noi annunziamo Cristo, perché abbiamo trovato Cristo. Abbiamo trovato Cristo perché Lui è venuto a trovare noi.
Secondo il Vangelo di Giovanni, Filippo è il primo Apostolo chiamato direttamente dal Signore. Giovanni e Andrea seguirono Gesù dopo aver sentito parlare Giovanni il Battista, il quale aveva loro indicato Gesù come il vero Agnello di Dio. Andrea aveva annunziato di aver trovato il Messia a suo fratello Simone, portandolo da Gesù. Gesù invece incontra Filippo e lo chiama. Questi vede Natanaele e gli fa il grande annunzio: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nazaret”. Abbiamo trovato io e altri. Te lo comunico io anche a nome degli altri, perché anche tu, che lo stai cercando nella Legge e nei Profeti, sappia che Lui è vivo in mezzo a noi. Incontra Lui e la tua ricerca scritturistica avrà fine. Non ti servirà più. Natanaele infatti era uno studioso di Sacra Scrittura.
Proprio perché studioso del Sacro Testo, Natanaele ha qualche perplessità. Tu mi dice che il Messia viene da Nazaret. Da Nazaret non sorgono Messia. Non è contemplato nella Scrittura. Il Messia viene da Betlemme. È quella la sua città. Gesù lo incontra, gli dice una sola parola: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità”, e all’istante lui dimentica tutta la Scrittura, i suoi studi, le sue affannose ricerche, lascia tutto il suo mondo e si apre ad una perfetta confessione di fede: “Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele”. È giusto che ci si chieda: perché Natanaele dimentica ogni cosa e si apre al nuovo che gli sta dinanzi, confessandolo nella sua più pura verità? Non ha bisogno della Scrittura, perché Cristo Gesù si impone con la maestà del suo essere, della sua luce, della sua verità, della sua vita. Lui, persona dal cuore onesto e puro, sa che in Gesù non vi è alcuna falsità. Quanto è detto per Gesù, vale anche per ogni suo discepolo. Anche lui si deve imporre per la bellezza del suo essere e della sua vita.
Gesù accoglie la confessione di Natanaele. Se lui per una semplice, povera parola, si è aperto ad una confessione così grande, cosa dirà di Gesù quando vedrà il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo? Cosa dirà quando conoscerà tutta la pienezza del mistero che avvolge il Messia di Dio? Con queste parole Gesù si rivela il Mediatore unico stabilito da Dio tra il Cielo e la terra. Gli Angeli, che sono i messaggeri del Signore, non possono essere più considerati come messaggeri autonomi tra Dio e l’uomo. Non vi sono Angeli, non esiste nessuna creatura che possa venire all’uomo, senza scendere attraverso Cristo, né andare a Dio se non solamente attraverso Cristo Signore. Cristo è collocato al centro del mistero di Dio e dell’uomo. Dio viene all’uomo attraverso Cristo. L’uomo sale a Dio attraverso Cristo. Non si conoscono altri mediatori, signori, messia. Solo Lui e basta.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci di purissima fede in Gesù.
Commento del Movimento Apostolico