Verbum Domini

Vangelo 26 Novembre 2019. Non sarà lasciata pietra su pietra.

Lettura e commento al Vangelo di martedì 26 Novembre 2019 – Lc 21,5-11: Non sarà lasciata pietra su pietra.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

LEGGI: San Leonardo da Porto Maurizio, ideatore Via Crucis

Badate di non lasciarvi ingannare

La storia è il grande libro che ogni uomo è obbligato a leggere, perché lui stesso parte di esso, per giungere alla pienezza della verità che lo redime e lo salva. La storia è fatta di persone che ingannano e di persone che si lasciano ingannare. Gesù chiede ai suoi discepoli di badare perché nessuno si lasci ingannare.

Leggiamo un brano del Vangelo secondo Giovanni. Ci aiuterà a comprendere l’ammonimento di Gesù:

Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva». Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato. All’udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui.

Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua (Gv 7,37-53).

Le guardie, mandate per arrestare Gesù, vengono accusate dai capi dei sacerdoti di essersi lasciate ingannare. Badate che nessuno vi inganni! Non sono le guardie che si sono lasciate ingannare. I soldati si trovano dinanzi alla storia di verità. La vedono con i loro occhi. Gesù non è quell’uomo che i capi dei sacerdoti vogliono che egli sia. Prendono la giusta decisione. Riconoscono a quell’uomo delle doti, delle qualità, delle caratteristiche uniche.

L’esperienza diretta con Lui cambia il loro pensiero e la loro vita. Lo stesso discernimento deve essere fatto di fronte alla falsità, alla menzogna, alle invenzioni, alle fantasie che spesso la storia ci offre come porzione avvelenata ben nascosta perché noi possiamo assumerla senza neanche sospettare. La vigilanza è obbligo di tutti. Possiamo però vigilare se conosciamo veramente, realmente, profondamente chi è Gesù. Senza la scienza di Lui nello Spirito Santo, di sicuro ci lasceremo ingannare e per noi sarà il buio, la confusione, la perdita della vera luce.

La storia è inganno, è menzogna, è falsità, è confusione. Ogni uomo è obbligato a non lasciarsi travolgere dal buio della storia. Ogni uomo è obbligato a badare a se stesso. Questa verità deve essere la luce che governa i nostri passi e ogni nostra relazione. La storia vuole privarci di Cristo. Privandoci di Lui, potrà privarci di qualsiasi altra cosa. Solo Cristo Gesù è la luce vera che illumina la nostra esistenza in ogni più piccola manifestazione o relazione di essa. Quando la storia ci avrà privato di Cristo, per noi si aprono le porte del carcere del buio, della confusione, dell’inganno, dell’imbroglio, di ogni falsità. Manchiamo della luce vera e per questo siamo esposti alla mercé degli altri. Urge ogni nostra più alta attenzione. Nessuno si dovrà lasciare privare di Gesù.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci saggi, prudenti, accorti.

Commento a cura del Movimento Apostolico

Fonte lachiesa.it

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