Mt 13,18-23
Colui che ascolta la Parola e la comprende, questi dà frutto.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».
La parabola del seminatore deve dare sempre una energia nuova ad ogni operaio del Vangelo, il quale potrebbe scoraggiarsi dinanzi ai risultati ottenuti. Il primo seminatore è Dio, il Padre dei cieli. Quale fu il suo primo risultato? Seminò la parola nel cuore di Adamo e subito dopo trova Adamo e Eva che avevano ascoltato l’altra parola, quella del suo nemico. Se poi pensiamo agli eventi dell’Esodo, dall’Egitto uscirono più di seicentomila persone. Solo due raggiunsero la Terra Promessa. Tutti gli altri furono vittime del deserto a causa della loro incredulità verso la parola del Signore. Per un attimo di sfiducia neanche Mosè entrò nella terra di Canaan.
Chi lavora per il regno di Dio deve sapere che tre nemici potenti attaccano colui nel cui cuore il buon grano di Dio è stato seminato: la non comprensione della parola, la persecuzione, i propri vizi. Questo quadro è però incompleto. Ad esso si deve aggiungere un quarto, anch’esso devastante: è il seminatore di scandali, iniquità, parole false, ingannevoli, di pura menzogna. Seminano queste cose tutti i figli di Satana, uomini e donne asserviti alla sua volontà. Anche con Gesù succedeva questo. Lui seminava la buona parola del Padre e un esercito di scribi, farisei, sommi sacerdoti, sadducei con ogni mezzo seminavano la contro parola, servendosi di ogni insulto, calunnia, falsa testimonianza, cattive interpretazioni, pur di non rendere credibile Gesù Signore presso il popolo. Succedeva ieri, succede oggi.
Da quando sono nella pastorale attiva, sono ormai trentasei anni, ho seguito come teologo un vero profeta del Dio vivente. Se il mondo cristiano non l’avesse attaccata con ogni calunnia, menzogna, inganno, falsa testimonianza, interpretazioni del suo operato volutamente diaboliche e sataniche, sono certo che mezzo mondo si sarebbe convertito al più puro Vangelo di Gesù Signore. Questa è purtroppo la sorte riservata ai seminatori della Parola del Signore: la persecuzione fino al martirio spirituale sempre, fisico quando lo vuole il Signore. Il discepolo di Gesù sa questo e con gioia persevera sulla via tracciata da Dio per lui, ricordandosi della grande ricompensa promessa a chi si lascia perseguitare per il Vangelo, o per il nome di Cristo Gesù.
Vi è una responsabilità del seminatore e una dell’uomo cui la parola di Dio viene data. Il seminatore deve mettere ogni impegno perché solo la parola di Dio esca dalla sua bocca. Mai lui la deve sostituire con parole umane. Se non è capace di dirla con parole sue, può benissimo ripetere letteralmente le stesse parole del Vangelo, può limitarsi a narrare il Vangelo. Ma poiché il seminatore della parola vera è sempre nello Spirito Santo, sarà sempre aiutato in ogni suo discorso. Sarà lo Spirito del Signore a mettere sulle sue labbra le parole da dire. Chi riceve la parola deve porre tutta la sua buona volontà perché la parola venga ben compresa, con la preghiera deve acquisire ogni forza perché diventi forte nelle persecuzioni e nelle tribolazioni, con l’aiuto dello Spirito Santo deve ingaggiare una vera lotta contro i vizi che inquinano il suo corpo e la sua mente. Data la parola vera, nessun uomo è scusabile dinanzi a Dio. Ha ricevuto la grazia della vita, non ha permesso che fruttificasse nel suo cuore. Tutti sono chiamati a custodire, proteggere, far crescere il dono di Dio. Così il seme della parola produce sempre un frutto. O salva l’uomo o lo rende inescusabile presso il Signore.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci seminatori della parola.
Commento del Movimento Apostolico