In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo:
«Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania.
Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”.
Vi è un sonno soprannaturale, un sonno naturale, un sonno di peccato. Quando Dio vuole operare alcuni prodigi del suo amore, manda un sonno soprannaturale.
Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta» (Gen 2,21-23).
Il sonno soprannaturale è sempre per il più grande bene degli uomini. Il sonno di peccato ha come suo frutto la distruzione delle opere di Dio. Contro questo sonno di peccato il profeta Isaia ha parole di fuoco. Per questo sonno il popolo perisce.
Voi tutte, bestie dei campi, venite a mangiare; voi tutte, bestie della foresta, venite. I suoi guardiani sono tutti ciechi, non capiscono nulla. Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sonnecchiano accovacciati, amano appisolarsi. Ma questi cani avidi, che non sanno saziarsi, sono i pastori che non capiscono nulla. Ognuno segue la sua via, ognuno bada al proprio interesse, senza eccezione. «Venite, io prenderò del vino e ci ubriacheremo di bevande inebrianti. Domani sarà come oggi, e molto più ancora» (Is 56,9-12).
Oggi questo sonno di peccato si è impossessato di molti cristiani. Mentre essi dormono, sognando stolte e insensate dispute teologiche e piani di pastorale avanzata, il nemico viene e semina la sua zizzania e questa cresce rigogliosa e forte.
Il nemico approfitta di ogni momento di distrazione e disattenzione per seminare il suo seme cattivo. Al discepolo di Gesù l’obbligo di non cadere mai nel sonno di peccato. Fonte www.lachiesa.it
Vergine Fedele, Angeli, Santi, fate che mai diveniamo cani muti incapaci di abbaiare.
Commento a cura del Movimento Apostolico
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