Categorie: Verbum Domini

Vangelo (28 Maggio) A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra

Mt 28,16-20
A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli

Il comando di Gesù è di chiarezza e limpidezza divina: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli”. È giusto allora che ci chiediamo: Come i discepoli vanno portati a Cristo? Gesù nel Vangelo secondo Giovanni ci dice che è il Padre che attira ed è anche Lui che attira dalla croce. Questa è l’azione dello Spirito Santo eternamente necessaria.
Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno (Gv 6, 44). Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12, 32).

San Paolo parla di una falsa attrazione. Essa avviene quando non si annunzia la Parola di Gesù, ma si donano parole della terra. Si fanno discepoli dell’uomo.

E ora, ecco, io so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunciando il Regno. Per questo attesto solennemente oggi, davanti a voi, che io sono innocente del sangue di tutti, perché non mi sono sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volontà di Dio. Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio. Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voi (At 20,25-31).

Lo stesso San Paolo ci manifesta come lui fa discepoli a Gesù: rinnegando se stesso e consumando ogni giorno tutte le sue energie per portare qualcuno al Signore.
Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero: mi sono fatto come Giudeo per i Giudei, per guadagnare i Giudei. Per coloro che sono sotto la Legge – pur non essendo io sotto la Legge – mi sono fatto come uno che è sotto la Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la Legge. Per coloro che non hanno Legge – pur non essendo io senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo – mi sono fatto come uno che è senza Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono senza Legge. Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io. Non sapete che, nelle corse allo stadio, tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Però ogni atleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona che appassisce, noi invece una che dura per sempre. Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio pugilato, ma non come chi batte l’aria; anzi tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non succeda che, dopo avere predicato agli altri, io stesso venga squalificato (Cor 9,19-27).

L’Apostolo Giovanni ci rivela che i discepoli di Gesù si fanno attraverso l’annunzio ininterrotto di Cristo, annunzio che è il frutto della piena trasformazione in luce di Cristo del discepolo di Gesù. Dalla luce di Gesù si diviene luce si dona luce di verità.
Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena (1Gv 1,1-4).

Ad ognuno lo Spirito Santo manifesterà vie e modalità perché nascano nuovi figli a Dio, in Cristo, per opera dello Spirito Santo, per la mediazione del discepolo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, insegnateci come fare discepoli.

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