Categorie: Verbum Domini

Vangelo (29 Maggio) Tutti mangiarono a sazietà

Lc 9,11-17
Tutti mangiarono a sazietà

In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

Voi stessi date loro da mangiare

Gesù dona ai suoi discepoli un comandamento eterno: “Voi stessi date loro da mangiare”. Fino all’avvento dei cieli nuovi e della terra nuova, sempre gli apostoli dovranno dare da mangiare a tutte le folle affamate che ricorreranno a loro per ascoltare la Parola di Gesù, che sempre dovrà risuonare sulle loro labbra. Essi sempre dovranno dare il duplice nutrimento: della parola e del pane. Mai solo la parola. Mai solo il pane. Cristo è uno. È parola e pane. Come unità va sempre donato: come parola e come pane. Chi divide Cristo, non prende Cristo, perché Lui è una cosa sola.
L’Apostolo del Signore ha ricevuto il comando di dare sempre il pane agli affamati di Cristo Gesù. Ma chi è veramente affamato di Lui? Chi lo cerca nella sua totalità, globalità, di Dio e di uomo, vero Dio e vero uomo, Parola di verità e pane di vita. Lo cerca non solo nella sua Persona, ma anche nel suo corpo che è la Chiesa. Lo cerca nei suoi fratelli più piccoli che sono tutti i miseri della terra. Cristo pane di vita va dato a chi lo cerca nella sua verità plenaria, senza che da essa venga tolta neanche una parte infinitesimale. Cristo pane di vita va dato a chi cerca Cristo pane di verità universale.

Come non si può separare in Cristo parola e corpo, verità e sangue così neanche si può separare il corpo dalla parola e la verità dal sangue. Non si può dare solo parola e verità. A nulla serve. È come se Cristo fosse una tenera pianticella e fosse piantata in un deserto infuocato. Mai attecchirà, mai crescerà, mai produrrà frutti. La pianticella attecchirà, crescerà, produrrà frutti, se alimentata dall’acqua della vita che è il pane stesso di Cristo. Si pianta Cristo nel cuore con la Parola, sempre lo si deve alimentare con il suo pane e il suo sangue. Se Cristo non si alimenta di Cristo, è vana tutta l’opera evangelizzatrice e di catechesi o di teologia della Chiesa.
Satana, abile mestatore, astuto manipolatore dei cuori e delle menti, ogni giorno lavora per dividere Cristo. In un primo tempo ha lavorato per separare Cristo dalla sua verità piena. Nascono i grandi eresiarchi e i grandi eretici. Subito dopo inizia a separare la Chiesa nel suo corpo unico. Ne fa due. Una di esse è però senza il fondamento incrollabile della verità. Essa può dare Cristo pane, ma non Cristo verità. Si è separata dal suo principio di stabilità e di crescita nella verità. La sua azione non si ferma qui. Separa ancora una volta grazia e verità dal corpo di Cristo. Grazia e verità non fluiscono più dal corpo di Cristo. Ognuno diviene fonte per se stesso. E così di passo in passo, di distruzione in distruzione si è giunti a separare l’uomo stesso dalla verità della sua natura. Non esiste una natura. Esiste una volontà che fa la natura.


La Chiesa è giusto che si svegli. Parlo di quella Chiesa che è rimasta nella pienezza della verità e della grazia. Anche questa Chiesa è stata distrutta da Satana. Ha fatto di essa una Chiesa di carta, di libri, di registri, di proclami. Ai suoi figli la verità di Cristo non interessa. Essi camminano secondo il pensiero del mondo. Satana ha trasformato la fede per essi in religiosità, liturgia, culto, processioni, pura ritualità. Si è nella Chiesa senza la Chiesa. Si è con Cristo senza Cristo. Si è nel Vangelo senza Vangelo. Si è cristiani senza cristianesimo. Si confessa una verità senza morale e una morale senza verità. Si proclama una natura senza alcuna stabilità e una stabilità senza alcuna natura. Satana non ha ancora finito di sbalordirci. Farà cose ancora più grandi.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la verità di Gesù.

Commento a cura del Movimento Apostolico

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