In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
Avendo oggi abolito l’uomo la distinzione tra bene e male, verità e falsità, giustizia e ingiustizia secondo Dio, ha anche cancellato dalla mente e dal cuore la verità del giudizio, della responsabilità, della morte eterna. Le conseguenze di una tale cancellazione o abolizione sono la devastazione di tutto il contenuto della rivelazione. Che un “pagano” possa vivere nella nebbia dell’indistinzione e della confusione è anche possibile. Non ha mai conosciuto la verità. Non ha mai incontrato il vero Dio. Non è stato mai illuminato con la sua potente luce. Che l’indistinzione, l’indifferenza, la confusione siano del discepolo di Gesù, diviene inconcepibile e inammissibile, oltre che ingiustificabile.
Il cristiano è colui che ha creduto e crede nella verità contenuta in ogni Parola di Gesù Signore. Ma soprattutto è colui che confessa che solo Cristo Gesù è la verità fonte e sorgente di ogni altra verità. Se il cristiano esce dalla verità di Cristo Signore, la sua corruzione è pessima. È sale insipido, luce spenta, lampada morta. Nessuna Parola di Gesù è detta invano. Tutto il Vangelo è detto per i discepoli.
Prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono. Prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l’albero. Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? La bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. L’uomo buono dal suo buon tesoro trae fuori cose buone, mentre l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori cose cattive. Ma io vi dico: di ogni parola vana che gli uomini diranno, dovranno rendere conto nel giorno del giudizio; infatti in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato».
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo, ma non ne trova. Allora dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. E, venuto, la trova vuota, spazzata e adorna. Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora; e l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione malvagia» (Mt 12,33-37.43-45).
Quando il cristiano vive di ingenuità “satanica”, è segno che lo Spirito Santo non è nel suo cuore. È lo Spirito di Dio la sola luce divina con la quale è possibile scorgere ogni falsità che governa la nostra terra. Quando un cristiano non vede più né il male né i seminatori di esso, allora è segno evidente che lo Spirito del Signore non è nel suo cuore e non illumina la sua mente. Chi è nello Spirito Santo vede anche i minuscoli dettagli della falsità e della menzogna. Sa dove si nasconde l’inganno. Gesù, pieno di Spirito di Dio, mai si è lasciato ingannare, mai è caduto in una sola trappola che sempre veniva armata sul suo sentiero. La luce del cristiano è lo Spirito. Si è privi dello Spirito, si cammina da ciechi, si pensa da ciechi, si decide da ciechi.
Oggi è proprio il cristiano l’ingegnere esperto che sa bene come si creano indifferenza, indistinzione, confusione, miscuglio di ogni genere. È il cristiano che, privo di Spirito Santo, manca della sua stessa verità. Non conoscendo la sua verità, mai potrà conoscere la falsità o la verità degli altri. Se un presbitero non sa chi è un presbitero, potrà sapere chi è un vescovo? Oppure se un cristiano non sa chi è un cristiano, potrà sapere chi è un non cristiano? O se un discepolo di Gesù non crede più nella perdizione eterna, potrà mai operare sulla terra la separazione del bene dal male? Mai. A che servirebbe?
Fonte www.lachiesa.it
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che il cristiano ritorni presto nella sua verità.
Commento a cura del Movimento Apostolico
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