Come si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
La fede cristiana senza la verità piena su Dio, Cristo Gesù, la Chiesa, l’uomo, il presente, il passato, il tempo, l’eternità, è come una medicina fatta di molti ingredienti accessori, ma priva del principio attivo. Come è il principio attivo che crea la differenza tra una medicina ed un’altra, così è la verità che distingue una fede da un’altra fede, una religione da un’altra religione, un Dio da un altro Dio, un uomo da un altro uomo.
Quando noi leggiamo le Lettere di San Paolo sovente ci dimentichiamo il fine per il quale esse sono state scritte: per ricordare, ravvivare il principio attivo della loro fede. Perso questo principio, si ritorna nel vuoto degli elementi accessori che non sono la verità e di conseguenza non possono sorreggere una fede autentica.
Paolo è un annunziatore della vera fede, anche un audace difensore di essa. A Volte usa delle espressioni oltremodo violente. Sono necessarie perché i cristiani si convincano che se la verità esce dalla fede, tutta la loro vita ritorna ad essere un vuoto inutile.
Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. Ecco, io, Paolo, vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla. E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la Legge. Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella Legge; siete decaduti dalla grazia. Quanto a noi, per lo Spirito, in forza della fede, attendiamo fermamente la giustizia sperata. Perché in Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità. Correvate così bene! Chi vi ha tagliato la strada, voi che non obbedite più alla verità? Questa persuasione non viene sicuramente da colui che vi chiama! Un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta. Io sono fiducioso per voi, nel Signore, che non penserete diversamente; ma chi vi turba subirà la condanna, chiunque egli sia. Quanto a me, fratelli, se predico ancora la circoncisione, perché sono tuttora perseguitato? Infatti, sarebbe annullato lo scandalo della croce. Farebbero meglio a farsi mutilare quelli che vi gettano nello scompiglio! (Gal 5,1-12).
Ai nostri giorni la Parola di Dio è stata completamente privata del suo principio attivo di verità. La si legge, ma si dona ad essa significati completamente diversi, interpretazioni che nulla hanno a che fare con la verità contenuta in essa. Se non difendiamo il principio attivo di ogni parola, costruiamo un cristianesimo falso, formiamo cristiani vuoti, sterili, senza alcuna incidenza nel mistero della salvezza. Gesù per portare la sua anima nel Cielo e il suo corpo nella gloria della risurrezione da vero uomo passò attraverso la via della croce.
.
.
.
Noi invece, contrariamente alla verità contenuta in ogni Parola di Cristo Signore e di tutta la Scrittura, Antico e Nuovo Testamento, diciamo che tutti siamo salvati, tutti andremo in Paradiso, tutti abiteremo con Dio nell’eternità. Addirittura alcuni teologi sciagurati sostengono che l’inferno è vuoto di anime.
La Parola di Gesù è chiara. La sua verità è limpida. Verrà il giorno della mietitura. Allora ognuno sarà vagliato secondo le sue opere, le sue parole, le sue omissioni, i suoi pensieri. Se la sua vita sarà trovata giusta, entrerà nei granai eterni del Cielo, altrimenti sarà gettato nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Oggi ognuno può giocare a fare il ladro, il disonesto, il furfante, l’imbroglione, il delinquente, il mafioso. Ognuno sappia però che anche per lui verrà il giorno della mietitura. Per Lui vi sarà il giudizio e se si presenterà da delinquente, non entrerà nel regno di Dio.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la verità del Vangelo.
Commento del Movimento Apostolico
Novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa Il testo della preghiera alla Madonna della Medaglia Miracolosa si può recitare per nove…
Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo Storia e preghiera della festa di oggi 18 Novembre: Dedicazione delle basiliche dei…
Questo sabato 18 novembre inizia il Triduo alla Madonna della Salute. Rivolgiamoci a Lei per la guarigione del corpo e…
Ogni Giorno Una lode a Maria, 18 novembre 2024. Maria, Porta del cielo, prega per noi Dal profondo t'invoco, o…
In occasione della VIII Giornata Mondiale dei Poveri, celebrata nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco ha lanciato un accorato…
Santa Elisabetta d’Ungheria: vita e preghiera Santa Elisabetta, dopo essere rimasta vedova di Ludovico, conte di Turingia, abbracciò la povertà…