Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
Ogni azione di Gesù è vissuta nell’altissima saggezza, prudenza, accortezza, verità dello Spirito Santo. Di Lui si può cantare quanto si canta della stessa sapienza.
In lei c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, agile, penetrante, senza macchia, schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che può tutto e tutto controlla, che penetra attraverso tutti gli spiriti intelligenti, puri, anche i più sottili. La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento, per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
È effluvio della potenza di Dio, emanazione genuina della gloria dell’Onnipotente; per questo nulla di contaminato penetra in essa. È riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e immagine della sua bontà. Sebbene unica, può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso i secoli, passando nelle anime sante, prepara amici di Dio e profeti. Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza. Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione, paragonata alla luce risulta più luminosa; a questa, infatti, succede la notte, ma la malvagità non prevale sulla sapienza (Sap 7,22-30).
Governato da una sapienza così alta, divina, nella quale cresceva ogni giorno sotto la guida dello Spirito Santo, nessun’azione di Gesù è da lui operata con una qualche imperfezione. In ogni sua opera brilla tutta la luce di verità, amore, santità del Padre suo. Gli scribi presenti che mormorano, criticando nel loro cuore Gesù, accusandolo di bestemmia, possono fare questo solo per malvagità. In loro parla la cattiveria del cuore, della mente, dello spirito. Essi sono chiusi al mistero di Dio che si rivela attraverso la storia di Cristo Gesù. Non riescono a vedere nella parola del Signore un gesto di misericordia, pietà, creazione della vera speranza nel cuore del paralitico.
La missione di scriba del Signore a questo serve: a leggere secondo il cuore di Dio la sua Scrittura, la sua Rivelazione, e attraverso di essa trovare tutti quei motivi per dare speranza all’uomo, speranza di salvezza, redenzione, vita. Speranza che esso non è stato abbandonato dal suo Dio, anche se nell’indicibile sofferenza e nel dolore. Non si legge la Scrittura per trovare solo motivi di condanna, allo stesso modo che Dio non legge la nostra vita solo per proferire su di essa il suo giudizio eterno e inappellabile. Dio viene, legge la nostra vita e in essa trova i motivi per ricreare la speranza, per infondere la fede, per arricchirci di una fiducia nuova nella sua opera di salvezza.
Gesù ama l’uomo. Gli scribi sono solo funzionari di un Dio assente dalla vita degli uomini. Loro sono a servizio di una legge, non di Dio. Se fossero a servizio di Dio, saprebbero che il Signore è sempre andato oltre la sua stessa Legge, perché Lui è Legge di misericordia, perdono, pietà, compassione, misericordia. Dio è andato sempre ben oltre il suo stesso patto di alleanza, perché sempre si è rivelato pronto a concedere il perdono ai trasgressori pentiti. Non li ha distrutti, li ha perdonati. Non li ha allontanati, li ha accolti. Ma anche noi rischiamo di essere funzionari della Parola e non missionari di Gesù Signore. Essere missionari di Gesù Signore significa che noi dobbiamo dare perennemente alla Parola il cuore di Cristo Gesù. Solo con il cuore di Cristo Gesù si può predicare il Vangelo e noi del Vangelo dobbiamo essere il cuore di Cristo Signore. Se non siamo il cuore di Cristo, predichiamo la Parola come gli scribi, la rendiamo Parola assoluta e non più Parola per ogni singolo uomo.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci cuore del Vangelo.
Commento del Movimento Apostolico
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