Lc 10,17-24
Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.
In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Gesù non ha mai permesso che l’illusione e l’inganno entrasse nel cuore dei suoi discepoli. Sempre Lui li ha illuminati con lo splendore della sua verità eterna. La sequela di Gesù non è nei miracoli, ma nell’umiltà e nella mitezza. È nella croce.
San Paolo pone la carità come sola via per essere graditi a Dio e per poter scrivere il proprio nome nei cieli. Lui esclude finanche l’elemosina da questa finalità.
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È facile cadere nell’esaltazione, nella superbia, nell’illusione: “Poiché so fare grandi cose, sono salvo, sono perfetto, sono un buon discepolo di Gesù.” Cristo Signore così non pensa. I nomi sono scritti nei cieli e rimangono scritti, finché i discepoli rimangono nella Parola di Cristo Signore e la vivono così come il loro Maestro ha vissuto la Parola del Padre: nell’umiltà del cuore e nella mitezza, versando su di essa il proprio sangue.
Noi una via la conosciamo ed è la più sicura di tutte, più sicura della stessa carità, indicata come via infallibile da San Paolo. La nostra via è l’iscrizione di Cristo nel cuore degli uomini. Chi scrive il cuore di Cristo nel cuore degli uomini, avrà scritto il suo nome nei cieli. Chi non scrive il nome di Cristo nel cuore degli uomini, neanche il suo nome avrà scritto nei cieli. Potrà vivere anche di grande carità. Ma non lo salva. La carità ha un solo fine. Servire a noi da inchiostro per scrivere il nome di Gesù nel cuore di tutti. Fonte lachiesa.it
Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutate i cristiani a scrivere il nome di Gesù nei cuori.
Commento a cura del Movimento Apostolico
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