Chi fa la volontà del Padre mio, entrerà nel regno dei cieli.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Nell’Antica Alleanza il Salmista si chiedeva: Chi salirà il monte del Signore? Chi abiterà nella sua santa montagna? Era questa una domanda che sorgeva nel suo cuore da una verità tutta nuova: il patto con Dio non si esaurisce su questa terra. Dopo la morte vi è una eternità beata con Dio. Ma Dio chi accoglierà nella sua casa? Domanda e risposta ci vengono offerte attraverso il Salmo.
Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sulla tua santa montagna? Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. Anche se ha giurato a proprio danno, mantiene la parola; non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre (Sal 15 (13) 1-5).
Questa via non è più percorribile. Essa non porta più alla santa montagna. Portava un tempo. Ora la via è un’altra. Essa non è fatta dalla Parola antica di Dio, bensì dalla nuova, perfetta Parola del Signore che è quella di Cristo Gesù. Leggiamo uno stralcio di questa nuova e perfetta Parola e subito comprenderemo la differenza.
Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio (Mt 5,20-32).
La nostra società oggi è in affanno, è delusa, smarrita, non sa più come reggersi. La sua casa è costruita sulla sabbia della parola dei falsi profeti che sono divorzisti, abortisti, propugnatori dell’eutanasia, della droga, dell’alcool, del malaffare, dell’ingiustizia, dell’abolizione dello stesso matrimonio, del libero amore, delle coppie di fatto, dell’idolatria, dell’abbandono della legge morale. Questo progresso altro non è che un micidiale gas letale a effetto lento, ma inesorabile, infallibile.
La nostra casa è distrutta perché l’abbiamo privata del solido fondamento della Parola di Gesù. Dio è fuori della nostra casa e qualsiasi rimedio vi vogliamo apportare, altro non fa che aggiungere danno a danno e rovina a rovina. Cristo Gesù è venuto per darci una casa di amore sulla terra e nei cieli. Noi ne stiamo costruendo una di odio.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci ben saldi nella Parola.
Commento a cura del Movimento Apostolico
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