In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
Gesù a farisei e scribi non può rispondere secondo la verità della sua missione. Noi sappiamo che Lui è il Buon Pastore ed è suo particolare obbligo curare ogni pecora inferma, malata, gracile. È anche suo dovere cercare le pecore smarrite e disperse.
Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. Le farò uscire dai popoli e le radunerò da tutte le regioni.
Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele, nelle valli e in tutti i luoghi abitati della regione. Le condurrò in ottime pasture e il loro pascolo sarà sui monti alti d’Israele; là si adageranno su fertili pascoli e pasceranno in abbondanza sui monti d’Israele. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.
A te, mio gregge, così dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri. Non vi basta pascolare in buone pasture, volete calpestare con i piedi il resto della vostra pastura; non vi basta bere acqua chiara, volete intorbidire con i piedi quella che resta. Le mie pecore devono brucare ciò che i vostri piedi hanno calpestato e bere ciò che i vostri piedi hanno intorbidito. Perciò così dice il Signore Dio a loro riguardo: Ecco, io giudicherò fra pecora grassa e pecora magra.
Poiché voi avete urtato con il fianco e con le spalle e cozzato con le corna contro le più deboli fino a cacciarle e disperderle, io salverò le mie pecore e non saranno più oggetto di preda: farò giustizia fra pecora e pecora. Susciterò per loro un pastore che le pascerà, il mio servo Davide. Egli le condurrà al pascolo, sarà il loro pastore. Io, il Signore, sarò il loro Dio, e il mio servo Davide sarà principe in mezzo a loro: io, il Signore, ho parlato. Stringerò con loro un’alleanza di pace e farò sparire dal paese le bestie nocive. Abiteranno tranquilli anche nel deserto e riposeranno nelle selve (Ez 34,11-25).
Se Gesù avesse risposto: “Io sono il pastore secondo la profezia di Ezechiele“, di certo lo avrebbero lapidato all’istante. Come si fa a rispondere secondo la Scrittura a quanti hanno ridotto a menzogna la Parola di Dio? Gesù è sempre illuminato, confortato, ispirato dallo Spirito Santo e noi sappiamo che la sua intelligenza è infinita. Quella degli scribi e dei farisei è solo tenebra.
Nello Spirito Santo risponde facendo ricorso alle modalità di vita degli uomini. Un medico studia medicina per occuparsi dei malati. I sani non hanno bisogno di lui. Se un medico dovesse occuparsi dei sani e trascurasse i malati, di certo sarebbe un cattivo medico. Non si rivela come il Pastore d’Israele, si manifesta come un profeta. Ora è proprio dei profeti chiamare i peccatori a conversione. Un profeta non è mandato per i giusti, ma per i peccatori. È questa la sua missione e secondo il mandato ricevuto da Dio lui deve operare.
Gesù è Maestro sapiente, intelligente anche nelle risposte. Lui non è intelligente per natura umana, anche se santissima. È intelligente e sapiente per crescita costante nello Spirito Santo e per abitazione in Lui dello Spirito del Signore. Chi vuole essere sapiente, intelligente, saggio nello Spirito di Dio, deve distaccarsi dal peccato, dalla disobbedienza, dalla trasgressione, deve camminare di virtù in virtù, deve pregare senza interruzione, chiedendo allo Spirito Santo di prendere tutto di lui: anima, spirito, corpo. Più crescerà nella santità e più lo Spirito di Dio gli potrà suggerire di volta in volta la giusta risposta. Senza lo Spirito quanto facciamo è privo di sapienza.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, ricolmateci di Spirito Santo.
Commento a cura del Movimento Apostolico
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