Gv 5,33-36
Giovanni era la lampada che arde e risplende.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato».
Parola del Signore
Come vivere questa Parola?
Nel Vangelo odierno di Giovanni, di lettura non facile, ricompare prepotentemente la figura del Precursore che (come abbiamo constatato già nelle lectio precedenti) è uno dei personaggi più significativi dell’Avvento. Gesù, in un testo di aspra polemica con i suoi avversari giudaici, definisce il Battista con due pennellate di luce.
Anzitutto, affermando concisamente che: «Giovanni ha dato testimonianza alla verità». Ricordo, di passaggio, che nel quarto Vangelo il termine ?verità’ designa sovente Gesù: non per nulla in questo Evangelo il Cristo afferma di sé in 14,6: «Io sono la via e la Verità e la vita». Gesù vede il Precursore come colui che ha saputo testimoniare il Messia con la sua vita.
In secondo luogo, definendo Giovanni una creatura di luce, come «la lampada che arde e risplende». Gesù mostra però anche che la luce irradiata dal Precursore non era propria («non era lui la luce» Gv 1,8) ma che era solo una «lampada accesa risplendente», (meglio che ardente) alla cui luce i suoi avversari si sono rallegrati solo per un breve momento. Gesù dichiara poi apertamente: «Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato». Il Padre non ha affidato le sue opere al Figlio come a un semplice esecutore, ma perché esse fossero veramente anche le sue proprie opere: «quelle stesse opere che io sto facendo».
In questo tempo di Avvento vogliamo anche noi lasciarci illuminare dalla luce risplendente del Precursore per andare incontro al Signore «la luce vera, quella che illumina ogni uomo» (Gv 1,9).
In questo cammino incontro a Lui lasciamoci guidare dall’invito perentorio dello stesso Battista (riportato più sotto), cercando, in un breve esame di coscienza, di evidenziare ciò che in noi deve diminuire per far crescere solo Gesù.
La voce del Precursore
«Lui (il Cristo) deve crescere; io, invece, diminuire»
Gv 3, 30
Don Ferdinando Bergamelli SDB – f.bergamelli@tiscali.it
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