La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Creatore della pace sulla terra è il Signore. Lui crea la pace creando l’uomo della pace, il nuovo uomo. Non la crea però Lui direttamente. La crea attraverso l’opera del suo unico Mediatore, Cristo Gesù, che è il Principe della pace, il vero Datore di essa.
Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Madian. Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco. Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti (Is 9,1-6).
La pace è un frutto dello Spirito Santo, che a sua volta è un frutto di Cristo e del suo Corpo, cioè la Chiesa. Cristo sulla Croce fa sgorgare dal suo cuore trafitto lo Spirito Santo e sempre lo farà sgorgare dal suo corpo che è la Chiesa. Accogliendo Cristo, divenendo in Lui un solo corpo, l’uomo fa sgorgare lo Spirito della pace. Dona Cristo ai cuori, che nello Spirito Santo, è la loro pace. Se l’uomo non accoglie Cristo, Cristo ritornerà sul suo missionario, per essere dato ad altri, ma lui rimarrà nella carne e produrrà le opere della carne. Senza Cristo accolto non vi è alcuna pace.
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri (Gal 5,16-26).
Noi non preghiamo per la pace, preghiamo perché finiscano le guerre. Non è la stessa cosa. Pregare perché le bombe non distruggano più l’uomo, non è dare all’uomo Cristo Signore e neanche dare l’uomo a se stesso. Prega per la pace chi si fa uomo di pace nello Spirito Santo e questa nuova creazione è il frutto dello Spirito Santo versato dal corpo della Chiesa oggi. Chi invita a pregare per la pace deve invitare a Cristo.
La pace si dona, donando Gesù Signore con potenza di Spirito Santo. Cristo è un dono che deve sgorgare dal cuore del missionario, allo stesso modo che lo Spirito Santo è sgorgato dal cuore di Cristo Gesù. Chi rifiuta Cristo, rifiuta la pace. Rimane nella sua vecchia umanità che è generatrice di guerra, inimicizia, invidia, stoltezza, empietà.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci datori di Cristo Gesù.
Commento del Movimento Apostolico
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