Lc 11,42-46
Guai a voi, farisei; guai a voi dottori della legge.
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».
La religione è sempre corrotta, quando si compiono due sostituzioni: la tradizione degli uomini prende il posto della Legge di Dio; la gloria degli uomini cancella ed elimina la gloria del Signore. Questo è quanto avveniva al tempo di Gesù. Oggi possiamo dire che la vera religione sempre si corrompe quanto la teologia prende il posto del Vangelo, della Parola e quando la Legge morale viene sostituita con la liturgia. Nell’uno e nell’altro caso la religione si corrompe perché i mezzi prendono il posto del fine. La teologia è servizio alla Parola. La liturgia è mezzo per ottenere ogni grazia in vista della piena obbedienza alla Legge morale.
Ma vi è una terza corruzione della vera religione. Si verifica quando il pensiero dell’uomo si intromette nella Legge morale e prende il posto dello Spirito Santo, il solo che può illuminare la Legge morale secondo la purissima verità posta da Lui in essa. Questa terza corruzione è assai frequente. Essa è il frutto delle due prime corruzioni: la corruzione della teologia e della liturgi.
Farisei e scribi attestano e rivelano questa terza corruzione della religione. Essi non conoscono la Legge morale, quella vera. Si sono sostituiti allo Spirito Santo. Sono maestri dal doppio peso e dalla doppia misura. Una misura e un peso leggero per loro. Un peso e una misura insopportabile per gli altri. Se essi ingoiano un cammello non commettono alcun peccato. Se gli altri dovessero per puro caso ingoiare un moscerino, sarebbe dichiarati dei criminali dinanzi al Signore e agli uomini. Quando si verifica la corruzione della Legge morale è il segno che il putridume governa i cuori.
Ognuno è obbligato a mettere ogni impegno affinché per la sua opera e le sue parole sempre la vera religione venga conservata nella sua purezza. Lo esige la salvezza dell’uomo. Lo richiede la gloria del Signore. Lo impone la carità verso le anime. Fonte lachiesa.it
Madre Purissima, Angeli, Santi, fate che nessun cristiano corrompa la vera religione.
Commento a cura del Movimento Apostolico
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