Vangelo del giorno: Sabato, 20 Marzo 201
Lettura e commento al Vangelo di oggi – Gv 7,40-53: “Il Cristo viene forse dalla Galilea?”
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».
Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.
Parola del Signore
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Commento a cura di Paolo Curtaz
La tensione è ormai è alle stelle. Intorno a Gesù si è creato un movimento diviso a metà: Alcuni lo riconoscono almeno come profeta e sono affascinati dalle sue parole, altri, invece, pensano che possa diventare un problema tale da attirare l’attenzione dei romani, col rischio di perdere anche quel po’ di autonomia che finalmente era stata riconquistata. Giovanni sintetizza mirabilmente questo dissidio: ognuno torna a casa con le proprie convinzioni, convinto delle proprie opinioni.
Ancora oggi Gesù è fonte di contraddizione, di dissidio, di incomprensione. Chi è stato veramente il Nazareno? Un millantatore? Un illuso? Un ingenuo? Un profeta manipolato dai suoi discepoli che lo hanno usato? Non esiste una risposta univoca e convincente. Davanti a Gesù è la nostra fede che si mette in gioco, che rischia, che osa. A pochi giorni dalla grande settimana siamo posti davanti alla grande domanda: il cristianesimo è una pia illusione? O l’unica certezza sensata che va seguita? Gesù tace, dopo avere detto tutto. A breve darà tutto. E davanti al silenzio della sua morte in croce dovremo schierarci, infine.
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