Vangelo del giorno – Venerdì, 16 Ottobre 2020
Lettura e commento al Vangelo di Venerdì, 16 Ottobre 2020 – Lc 12,1-7: “Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.”
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui.
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».
Parola del Signore
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Commento a cura di Paolo Curtaz
I farisei, gli scribi, i dottori della Legge hanno falsato l’annuncio, hanno nascosto il volto straordinario del Dio di Israele. In un modo o nell’altro tutti si sono allontanati da Dio e, quel che è peggio, hanno allontanato il popolo da Dio…
E nessuno riconosce Gesù come profeta anzi, tutto lascia supporre che con lui faranno come i loro padri hanno fatto con altri profeti: prima li hanno uccisi, poi i loro figli hanno dedicato loro dei bei monumenti! Ma nessuno è perduto, nessuno è escluso: anch’essi possono convertirsi, ascoltare la Parola vibrante del Nazareno e cambiare.
Ma per cambiare occorre abbandonare l’ipocrisia, la maschera che hanno indossato e ammettere con onestà il proprio limite.
No, non sta accadendo nulla del genere. Anzi: farisei, scribi e dottori della Legge e, a breve, anche la classe sacerdotale e i sadducei, decidono di eliminare Gesù.
Il discepolo è chiamato ad imitare il Maestro senza paura, ad essere autentico, a non cedere all’ipocrisia, cioè alla falsità interiore sempre sbagliata, anche se devota.
Questo spaventa e può avere delle conseguenze imprevedibili. Ma non dobbiamo temere: siamo preziosi agli occhi del Dio che ama i passerotti!