Ci sono le guardie svizzere e la farmacista che taglia spesso il traguardo per prima a braccia alzate. Ci sono la restauratrice, il custode dei Musei vaticani e veri e propri artisti della tipografia e del legno.
C’è chi porta ogni mattina il latte fresco della fattoria di Castel Gandolfo e chi si occupa di comunicazione, di annona, della Biblioteca apostolica e dell’Archivio segreto. E ovviamente non mancano monsignori di curia, protagonisti nel campo della cultura e dell’ecumenismo. C’è il vigile del fuoco che ha prestato servizio ad Amatrice e il giornalista dell’Osservatore Romano che corre (quasi) una maratona al giorno per andare in redazione. Sono i «maratoneti del Papa» che hanno dato vita alla rappresentativa vaticana di atletica. Una trentina di dipendenti della Santa Sede – donne e uomini, laici e prelati – che hanno deciso di condividere la passione per la corsa e, al tempo stesso, di promuovere concrete iniziative di solidarietà, rilanciando appelli e messaggi del Papa.
«Non parteciperemo alle Olimpiadi, però cercheremo di testimoniare i veri valori dello sport attraverso l’amicizia e l’attenzione alle situazioni di disagio di tante persone», spiega all’Osservatore Romano monsignor Melchor Sanchez de Toca y Alameda, riferimento della squadra come responsabile della sezione sport del Pontificio Consiglio della Cultura. Ottenuto il via libera dalla Segreteria di Stato, racconta il Prelato, «ci affianchiamo ai nostri amici e colleghi della rappresentativa calcistica che già da molti anni, oltre a dar vita al campionato interno vaticano, giocano partite per raccogliere fondi destinati alla beneficenza». E anche «alla squadra di cricket messa su dai sacerdoti studenti delle università pontificie – dunque non propriamente dipendenti vaticani – che sta creando inediti canali di dialogo con i mondi asiatici, musulmani e anglicani».
«Vogliamo essere testimoni di uno sport puro, solidale, onesto e senza scorciatoie, forte anche nella sua dimensione spirituale», dice la farmacista Michela Ciprietti, che dieci giorni fa ha vinto la mezza maratona notturna di Roma.
Nelle grandi maratone, nelle piste e per le strade di Roma capiterà così sempre più spesso di vedere runner con la canottiera bianco gialla con la scritta Athletica Vaticana. «Noi “maratoneti del Papa” non abbiamo come primo obiettivo classifiche e personal best – assicura il tipografo Giancarlo Giannini, con i suoi 59 anni il meno giovane del team – anche se tra noi ci sono runner che corrono forte dal mezzofondo in pista alla 100 chilometri». A segnare il debutto di Athletica Vaticana, domenica 17 settembre, sarà la Via pacis: la prima mezza maratona interreligiosa, con partenza e arrivo da piazza San Pietro e passaggio davanti alla sinagoga, alla moschea e alle chiese valdese e ortodossa. Tra i promotori c’è proprio il Pontificio Consiglio della Cultura.
Fonte lastampa.it
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