La Chiesa si prepara alla Celebrazione della Santa Pasqua, con la Veglia che si tiene in tutta la terra, per annunciare al mondo che Cristo ha vinto la morte, e dona una speranza a ciascun uomo, di rinascita e ripartenza.
Veglia pasquale nella Notte Santa, la Messa sarà preceduta dal suggestivo rito della benedizione del fuoco nell’Atrio della Basilica e dalla successiva processione mentre viene intonato il Lumen Christi. Riceveranno il Battesimo dal Papa sette catecumeni, di diverse nazionalità (italiana, statunitense, cubana, albanese).
Importante, considerato il drammatico momento storico che stiamo vivendo, il contenuto di due intenzioni di preghiere. Si pregherà infatti perché ci siano “governanti artigiani di dialogo e di pace tra i popoli” e perché sia donata “ai popoli oppressi dalla guerra la speranza e la pace”.
Il giorno di Pasqua, come è noto, la Messa tornerà in Piazza San Pietro dopo due anni di pandemia. All’inizio della celebrazione si terrà il rito del Resurrexit: il Papa incenserà l’icona del Risorto. Si tratta dell’Icona Acheropita del Salvatore, opera di grande valore storico e artistico. Da rilevare che una delle preghiere dei fedeli sarà letta in ucraino. Conclusa la Messa, il Papa si recherà all’Aula delle Benedizioni, quindi dalla Loggia Centrale della Basilica petrina impartirà la Benedizione Urbi et Orbi
.A fianco al Papa saranno il cardinale Renato Raffaele Martino e il cardinale Michael Czerny. Un dato significativo, è stato rilevato, giacché il cardinale Czerny è stato inviato per due volte nelle scorse settimane dal Papa in Ucraina e nei Paesi confinanti che stanno accogliendo i profughi per mostrare la vicinanza della Chiesa al popolo ucraino sconvolto dall’aggressione militare russa.
Dal canto suo – è stato notato – il cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere pontificio, si trova in questa Settimana Santa proprio in Ucraina, dove ieri ha consegnato un’auto ambulanza dono del Papa. Intervistato dai media vaticani, il porporato polacco ha sottolineato che Francesco ha voluto che stesse “tutta la settimana per vivere il Triduo con gli ucraini. La presenza è il primo nome dell’amore”.
Altro segno di “ritorno alla normalità” dopo le limitazioni dovute al Covid: a Pasqua Piazza San Pietro sarà abbellita da ben 40 mila fiori arrivati direttamente dall’Olanda. Il tradizionale omaggio floreale olandese al Papa – anch’esso aveva subito uno stop a causa della pandemia – è iniziato con Giovanni Paolo II ed è arrivato alla 35.ma edizione. I fiori prima di partire dall’Olanda sono stati benedetti dal vescovo di Rotterdam.
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