In quel tempo, radunatesi migliaia di persone a tal punto che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti. A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri». Luca 12,1-7.
Le cose più intime e segrete, fatte nell’intimità di una camera, sussurrate al buio, devono essere lievito buono.
Nessuna ipocrisia.
Tutto è sempre svelato.
Nell’intimità solo l’amore.
Nel segreto solo la verità.
Al buio solo parole dolci.
Perché tutto si vedrà.
Tutto si ascolterà.
E solo l’amore sopporta la luce.
Solo l’amore nasce al buio e viene alla luce.
Ho paura di valere poco e che ti dimenticherai di me.
Ho paura che siamo tante, troppe, e che non riuscirai a sapere che ci sono, a ricordarti che ci sono.
Ho paura perché so che posso morire senza te.
Ricordami che ci sei.
Che ci sei per me.
E allora la morte è vinta.
Temo l’inferno.
Perché tu, all’inferno, non ci sei.
E senza te io ho paura.
Di Don Mauro Leonardi