A volte metti alla prova le mie mani vuote.
A volte metti alla prova il mio sguardo, sulla vita, sulla realtà.
Tu non vuoi essere il re del pane.
Il re dei pesci.
Tu non vuoi essere il re di una folla.
Tu vuoi me.
Sola.
Con le mie mani piene di poco.
Tu farai di me.
Pane per tutti.
E non permetterai che di me si perda nulla.
Non sei i il re di tutti.
Ma il re di ciascuno.
C’era molta erba in quel luogo.
E io non l’ho vista.
C’era molta gente in quel luogo ma io vedevo solo te.
Seduto con me.
Tu hai alzato gli occhi e hai visto la folla, la fame, l’erba.
Io ho alzato gli occhi e ho visto solo problemi.
Perdonami.
Ci siamo seduti tutti.
Abbiamo mangiato tutti.
Perdonami.
Insegnami il tuo sguardo sulla vita.
Non sei il re dei miracoli.
Sei il re che moltiplica quello che ho, che sono.
Ho già un regno: sono io.
Non debbo venire a prenderti.
Sei venuto tu da me.
Di Don Mauro Leonardi
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