In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo!» Matteo 5,20-26.
Sei signore.
Del tempo.
Dei campi.
Della mia fame.
Delle leggi.
Del tempio.
Del pane.
Di tutta la mia vita.
Non c’è sabato.
Non c’è legge.
Non c’è tempo.
Che ti possa fermare.
Se io ho fame.
Io e il mio bisogno.
Siamo il tuo sabato.
La tua legge.
Il tuo tempio.
Tu sei quello che copre ogni mio bisogno.
Perché tutto è tuo.
Io e il mondo.
Tu sei signore di tutto.
Di Don Mauro Leonardi