Mi sento anche io di rispondere come Giovanni.
Chi sono?
Non sono Gesù.
Non sono una delle grandi, dei grandi.
Non sono.
Mi sento anche io come lui.
Una voce.
Lui, una voce che grida.
Io, una voce che sussurra.
Insistono.
Insistono.
Chi sei?
Vogliono una definizione.
Non gli basta che sei per qualcuno.
Non gli basta quello che fai.
Vogliono sapere perché lo fai.
Non capiscono te.
Non vedono lui.
Vorrei essere come te Giovanni.
Incapace di dire chi sono se non dicendo chi sei tu, amore mio.
Non voglio farti domande.
Voglio ascoltare il tuo grido.
Voglio entrare nell’acqua dove sei tu.
Voglio cercare Gesù tra la folla.
Attenderlo qui, con te.
Senza domande.
È inutile mandare qualcuno a chiedere.
Perché non c’è nulla da sapere.
Nulla da capire.
C’è una persona che battezza e attende.
C’è una persona in mezzo a noi, che è attesa.
Non c’è da inviare per interrogare.
C’è da venire per stare, per attendere, per iniziare a raddrizzare la vita, a riempire il cuore.
Venite, non mandate.
Non ho domande da farti Giovanni.
Quello che so di te, mi basta.
Mi parli di Lui.
Aspetti Lui.
E io con te.
Mi basta.
Grazie.
Di Don Mauro Leonardi
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