In quel tempo, Gesù, partito da Cafarnao, si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l’ammaestrava, come era solito fare. E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «E’ lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto». Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio». Marco 10,1-12.
Non c’è legge che tenga.
Di fronte alla tua presenza.
Di fronte alla tua parola.
Di fronte al tuo amore.
Le leggi sono per la durezza del nostro cuore.
Abbiamo un cuore duro.
Che si spacca.
Che si fa pietra contro gli altri.
Le leggi lo sostengono, lo custodiscono.
Ma la verità è che siamo di carne.
Abbiamo un cuore di carne.
E abbiamo paura di ferirci.
Di sanguinare.
Ma ora ci sei tu.
Sei venuto a fare della tua carne.
Una sola carne con noi.
Prendi il mio cuore.
Fallo di carne.
Sostienimi.
Custodiscimi.
Non dividermi mai da te.
Non dividermi mai da chi amo.
Unisciti a me.
E sarò una cosa sola con tutti.
Insegnami la legge dell’amore che scioglie la durezza del cuore.
Di Don Mauro Leonardi