In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. Ipocriti! Sapete giudicare l’aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esecutore e questi ti getti in prigione. Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo». Luca 12,54-59.
Tu mi fai domande che non mi ha mai fatto nessuno.
Mi chiedi di avere su di te, sulla mia storia con te, uno sguardo uguale a quello che ho per il cielo e per il vento.
Tu vuoi essere per me cosa quotidiana, come un’alba e una nuvola, come un vento caldo.
Vuoi che io ti conosca come conosco le cose che vedo tutti i giorni.
Ed è così che tu sei per me. Tu sei per me la vita di ogni giorno.
Come la nuvola mi porta la pioggia e lo scirocco il caldo.
Così tu mi porti gioia, vita, amore.
Lo stesso sguardo anche per te, amore mio.
Mi chiedi di giudicare da me ciò che è giusto.
E invece io trovo così comode le regole.
Ma tu mi chiedi di essere libera.
Debbo giudicare io cosa è giusto.
Se sarò libera.
Saprò amare.
E tu questo vuoi.
Mi vuoi amare, mi vuoi innamorata.
Di Don Mauro Leonardi